PADOVA - "Questa è una grande vittoria, è 'unica' in Italia dove la sinistra ha il vento in poppa, ma noi qui abbiamo mandato a casa i comunisti parlando di programmi alla gente giorno per giorno".

Così il neosindaco di Padova, il leghista Massimo Bitonci, a caldo ha commentato la sua vittoria sul rivale del centrosinistra, il vicesindaco reggente Ivo Rossi, stanotte dopo essere stato certo del risultato.

"Già in settimana facciamo la giunta - ha promesso - e io sarò il sindaco di tutti, anche di quelli che non mi hanno votato. E in giunta non ci saranno le bandiere dei partiti, io mi spoglio dei simboli e chiedo a tutti di farlo perché dobbiamo dare risposte ai cittadini". "Questa vittoria - ha sottolineato - è un grido di liberazione della gente, e io sono solo il simbolo di questa lotta di liberazione".

Padova governata dal centrosinistra passa da oggi alla Lega e al Centrodestra. La poltrona di sindaco va infatti a Massimo Bitonci (in foto) capogruppo in Senato della Lega Nord che era sostenuto da tutto il centrodestra: Forza Italia e Fratelli Italia, e al ballottaggio anche da Ncd e Udc di Maurizio Saia e varie civiche) che ha vinto col 53,50% delle preferenze mentre Ivo Rossi del Pd (sostenuto da Padova 2020, Scelta Civica, una parte del Psi e varie civiche) si è fermato al 46,50%. L'affluenza finale è del 60,52%: in totale sono stati 98.067 i padovani che sono andati a votare.

L'effetto Renzi che a Padova alle Europee ha conquistato oltre il 42% non è riescito a trascinare alla vittoria il vicesindaco reggente della città da un anno, dopo che Zanonato era stato nominato ministro nel governo Letta.

È probabile che sulla disaffezione degli elettori del centrosinistra abbia pesato la divisione del centrosinistra al primo turno. Mentre la campagna elettorale del capogruppo del Carroccio al Senato, già sindaco di Cittadella, è stata incentrata soprattutto sul tema della sicurezza, la prima emergenza sentita dai padovani, che, evidentemente, ha premiato il candidato del centrodestra.