OSTIA - Un padre, dopo aver appreso delle molestie subite dalla sua giovane figlia, ha deciso di farsi giustizia da solo. Tuttavia, nel corso dei suoi atti vendicativi, ha preso di mira l'uomo sbagliato, commettendo un reato e alimentando una serie di conseguenze indesiderate.

Secondo quanto emerso, la ragazzina di 12 anni è stata molestata da un individuo di origini indiane all'interno dell'ascensore del palazzo in cui vive. Scioccata e terrorizzata, la giovane è fuggita immediatamente a casa, dove ha raccontato l'orribile episodio a suo padre. Preoccupato per il benessere della figlia, l'uomo ha cercato di calmare la situazione e si è fatto dire l'identità del presunto aggressore.

Determinato a punire il colpevole, il padre si è diretto verso un distributore di benzina in cui lavorava un uomo che credeva fosse il responsabile delle molestie. Senza alcuna esitazione, l'uomo ha preso un tubo di ferro e ha brutalmente picchiato quello che lui riteneva il colpevole. Dopo l'aggressione, si è dileguato, per poi costituirsi presso la stazione dei carabinieri, ammettendo il suo atto di violenza.

Tuttavia, la situazione ha preso una svolta inaspettata quando i carabinieri, già a conoscenza dell'identità del vero molestatore, hanno arrestato quest'ultimo. Si è scoperto che l'uomo preso di mira dal padre della ragazzina era un conoscente dell'aggressore, completamente estraneo alle molestie subite dalla giovane.

Il padre della vittima, oltre a commettere un reato nel tentativo di farsi giustizia da solo, ha anche causato gravi lesioni a un individuo innocente. Le autorità locali hanno denunciato l'uomo per lesioni, avviando un'indagine approfondita per fare chiarezza sulla sua condotta.