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25 aprile 2024

Treviso

A PAESE IL RECORD ITALIANO DI DONAZIONI DI MIDOLLO OSSEO

Giovedì un incontro pubblico a Paese

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A PAESE IL RECORD ITALIANO DI DONAZIONI DI MIDOLLO OSSEO

PAESE - L'indice nazionale di compatibilità tra iscritti e selezionati per trapianto di midollo osseo è pari a 1,06%; quello di Paese, comune in provincia di Treviso con poco più di 20 mila abitanti, è quattro volte superiore.

In circa vent'anni i cittadini che si sono iscritti al Registro Nazionale sono diventati 250 (nella provincia di Treviso sono circa 8 mila), e ben 10 di loro sono stati chiamati ad effettuare la donazione perché riconosciuti compatibili con un paziente italiano o straniero in attesa di trapianto.

"Le ragioni di questo primato di compatibilità - ha spiegato Licinio Contu, genetista docente universitario dell'Università di Cagliari e presidente della Federazione Italiana ADOCES (Associazioni donatori cellule staminali) - sono da ricercarsi attraverso adeguate indagini di genetica sulla popolazione. Altri motivi sono rintracciabili nel lavoro continuo e intenso del volontariato, che non si limita a iniziative di sensibilizzazione, ma affianca quotidianamente attività di segreteria, richiamo donatori e sostegno finanziario per personale e attrezzature del Centro Donatori dell'Azienda ULSS9 di Treviso (dove opera ADMOR - Associazione Midollo Osseo e Ricerca di Treviso, che fa parte della Federazione Italiana ADOCES)".

In Veneto il bilancio è positivo in quanto la maggior parte dei trapianti (vera e propria "procedura salvavita", come l'ha definita Giovan Battista Gajo, direttore del Centro Immunotrasfusionale dell'Ospedale Cà Foncello di Treviso) viene effettuata con donazioni nazionali.

Infatti, il trapianto di cellule staminali ematopoietiche è una forma di cura potenzialmente risolutiva per molte forme di leucemie, linfomi ed altre malattie del sangue, tuttavia solo il 30 per cento dei malati che necessitano di un trapianto trova fra i familiari un donatore compatibile. Il 70% restante ha 1 possibilità su 100 di trovare un donatore non consanguineo.

Celebrerà il primato della cittadina trevigiana un incontro pubblico, in programma giovedì 10 novembre presso la Sala Consiliare del Comune di Paese, al quale interverranno i donatori, i volontari, i sostenitori, autorità politiche e sanitarie.

Tra i donatori ci sarà anche Luigi, 49 anni, residente a Paese, che racconta il proprio gesto con estrema naturalezza: "Non avevo motivo per non farlo, - racconta, lui che già era donatore di sangue quando ha saputo della possibilità di donare il midollo - e a marzo 2001 ho potuto dare un senso al mio impegno, con la donazione". E Christian, sempre di Paese, aggiunge: "Sono stato chiamato a fine 2010, dopo appena un anno dall'iscrizione al registro dei donatori. Nessuna ripensamento e nessuna paura".

 


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