Parla al telefono in vivavoce in stazione: multato
“Mi ha detto che se non avessi spento il vivavoce, avrei ricevuto una multa, ma pensavo stesse scherzando”
| Isabella Loschi |

FRANCIA - Una situazione che molti di noi hanno vissuto: qualcuno che, sui mezzi pubblici o in stazione, parla al telefono con il vivavoce senza preoccuparsi delle possibili ripercussioni per chi c’è intorno. Quello che è accaduto a David, un uomo che lo scorso 9 febbraio si trovava alla stazione ferroviaria di Nantes, in Francia, è un esempio lampante delle tensioni che queste situazioni possono generare.
David, come riporta la Cnn, stava parlando con sua sorella al telefono utilizzando il vivavoce quando un impiegato della compagnia ferroviaria statale francese, la SNCF, si è avvicinato per chiedergli di disattivare la funzione. “Mi ha detto che se non avessi spento il vivavoce, avrei ricevuto una multa da 150 euro”, ha raccontato David, che inizialmente ha pensato che l'uomo stesse scherzando. Tuttavia, quando ha visto che l'impiegato si è preso il taccuino e ha cominciato a scrivere, ha capito che la situazione era seria. Non solo: la multa, che inizialmente sembrava essere di 150 euro, è poi salita a 200 euro perché David non l’ha pagata immediatamente. La causa dell'incremento della somma risiede nel fatto che non ha saldato l'importo sul posto. L'uomo ha dichiarato di aver deciso di assumere un avvocato per contestare la sanzione, ritenendo che si trattasse di una misura eccessiva e poco giustificata.
La vicenda ha sollevato un dibattito sul comportamento in spazi pubblici. Mentre alcuni ritengono che il vivavoce, purtroppo, faccia ormai parte della normalità, altri sostengono che parlare a voce alta in luoghi affollati come stazioni, treni o metropolitane, senza un minimo di discrezione, sia un atto di maleducazione e di mancanza di rispetto verso gli altri.
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