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29 marzo 2024

Treviso

Pat, Camolei "Treviso deve tornare ad essere capoluogo trainante"

Partita la fase operativa con l'incontro con i consiglieri, oggi i sindaci dei comuni limitrofi

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Pat, Camolei

TREVISO - Dopo la riapertura dei termini di approvazione del Pat, il Piano di assetto del territorio che delineerà l'urbanistica e la viabilità della città di Treviso per i prossimi decenni, l'amministrazione è entrata nella fase operativa con il primo appuntamento del cronoprogramma di approfondimento con i membri del consiglio, tenuto ieri.

 

«Siamo molto soddisfatti dell’incontro. Erano presenti molti dei consiglieri della maggioranza, ma anche esponenti della minoranza. Sono certo siano stati apprezzati i  molti interventi sul tema». Queste le parole dell’assessore all'Urbanistica Paolo Camolei che ieri pomeriggio ha incontrato, insieme ai membri della giunta e al gruppo di lavoro che lo affiancherà, i consiglieri di maggioranza e di minoranza. «Dopo tante discussioni entriamo finalmente nella fase operativa del Pat - ha spiegato Camolei- . Ho voluto che all’incontro con i consiglieri di maggioranza fossero presenti anche i rappresentanti della minoranza. Questo perché conto davvero sull’apporto costruttivo che potranno dare al progetto. Quando eravamo noi all’opposizione abbiamo spesso lamentato di non essere stati coinvolti nelle decisioni dell’amministrazione, con la giunta Manildo le cose andranno diversamente».

 

All’incontro infatti erano presenti anche i consiglieri Sandro Zampese e Giorgio Torresan della Lega e Giovanni Battista Gaio di Scelta Civica. «Abbiamo parlato delle ricadute ambientali ed economiche che questo progetto avrà sul territorio – prosegue Camolei – ma soprattutto è parso chiaro come Treviso debba tornare, usando i molti strumenti messi in campo da questo piano, a ricoprire il ruolo di città capoluogo e a essere un soggetto trainante. Spetta alla nostra amministrazione riuscire in questo obiettivo».

 

Sul tavolo le ricadute ambientali ed economiche del piano di assetto territoriale e la volontà di riqualificare piuttosto che edificare ancora. Mentre per quanto riguarda il gruppo di lavoro che affiancherà l’assessore, sottolinea: «Si tratta di esperti del settore che mettono a disposizione del Comune le loro competenze senza ricevere alcun compenso. Sono molto soddisfatto del primo incontro e del clima che si è creato tra questi professionisti. Le logiche e le modalità di lavoro con le quali si intende lavorare sono già state identificate».  

 

Questi i nomi dei componenti del gruppo di lavoro: gli architetti Fabrizia Franco, esponente del Pd, e Beatrice Ciruzzi, Luigi Calesso esponente della lista Impegno Civile; gli architetti Gaetano Di Benedetto e Oliviero Dall’Asen, Giovanni Negro ingegnere ed esponente della lista Impegno Civile, l’architetto Giuseppe Capocchin e il tecnico Oliviero Saccon, il dirigente comunale Stefano Barbieri.

 

Per oggi invece alle ore 9, presso la Sala Verde di Palazzo Rinaldi, è previsto l'incontro con i sindaci degli undici comuni limitrofi: Villorba, Casale sul Sile, Paese, Carbonera, Casier, Ponzano Veneto, Preganziol, Quinto di Treviso, Silea, Zero Branco, San Biagio di Callalta. «Crediamo che anche da parte loro possano arrivare delle osservazioni importanti – sottolinea l'assessore - L'orizzonte al quale facciamo riferimento non è più solo quello del Comune di Treviso: le scelte del capoluogo hanno infatti delle necessarie ricadute sui comuni che gli stanno attorno»,conclude Camolei.

 

Due le giornate dedicate invece alla discussione del Pat con la cittadinanza: martedì 24 settembre alle ore 20.45 e lunedì 30 alle 17.30 presso le scuole “Stefanini” di Treviso.

 


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