Pd: “Delibera incongruente”. E chiede un consiglio comunale straordinario
Sotto alla lente la delibera di giunta sui rilievi del Ministero e della Ragioneria dello Stato
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – La segretaria del Partito Democratico rileva delle irregolarità sulla delibera di giunta con cui è stato dato mandato agli uffici di sanare i rilievi del Ministero dell’economia e delle finanze e della Ragioneria generale dello Stato, attivandosi anche per il recupero delle somme indebitamente corrisposte. E per questo chiederà un consiglio comunale straordinario.
Per il Pd i quattro che si sono astenuti dal voto non avrebbero dovuto nemmeno partecipare alla seduta di giunta. «La delibera approvata con il solo voto degli assessori Antiga e Posocco, in cui però risulta presente tutta la giunta, ha un evidente conflitto di interessi e risulta palesemente incongruente – afferma il segretario del Pd Silvano Tocchet -. Sulla delibera risultano infatti tutti presenti, con voti favorevoli (Posocco, Antiga) e astenuti (dalla discussione e votazione Miatto, Caldart, Fasan, Uliana). Viene quindi dato due volte atto che fisicamente i soggetti in questione erano presenti.
Peccato che la giurisprudenza amministrativa sia chiara in relazione al conflitto di interessi. Vi è infatti l'obbligo di allontanamento dalla seduta, in quanto dettato al fine di garantire la trasparenza e l'imparzialità dell'azione amministrativa. Stiamo predisponendo la richiesta di un consiglio comunale straordinario per affrontare questa e altre questioni che riguardano la nostra città, una fra tutte via Oberdan».