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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Il Pd vittoriese perde i pezzi. E pure i denti

Disavventura plateale per il consigliere Carnelos: gli si stacca la protesi, ma parla come se niente fosse

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

Il Pd vittoriese perde i pezzi. E pure i denti

VITTORIO VENETO - Dell’ultimo consiglio comunale vittoriese è rimasta l’eco. Per il momento. Un’eco di disappunti, scontri, traballanti consensi anche in seno alla maggioranza.

 

E proprio perché l’urgenza dei temi amministrativi, politici e legali è stata messa in stand by, possiamo dare spazio agli imprevisti, alle battute, ai sottintesi che hanno reso piuttosto vivace l’assemblea.

 

I denti di Carnelos. Chi conosce il consigliere Graziano Carnelos sa che ama prendere la parola. Lo ha fatto anche nell’ultimo consiglio comunale. In modo quasi eroico. Sicuramente stoico. Dopo aver prenotato il proprio intervento, Carnelos ha acceso il microfono e... ha perso un dente, o qualcosa di simile.

 

Il medico dentista, Michele Bastanzetti, che era tra il pubblico, ipotizza che il consigliere abbia avuto “un problema di scementificazione di una protesi fissa”. Ma è un’ipotesi. Qualunque sia stato l’imprevisto, (un ponte che ha ceduto, un dente che ha migrato), Carnelos non si è fermato.

 

In piedi, da consumato oratore, il consigliere si è coperto la bocca con la mano a coppetta e ha arringato per qualche minuto soprassedendo a un “incidente” che avrebbe zittito qualunque altra persona, compresa la scrivente. Peccato che il contenuto dell’intervento di Carnelos sia stato messo in secondo piano, rispetto a quanto gli è capitato in pubblico, ma - a meno che il prossimo consiglio non si faccia a porte chiuse - c’è da scommettere che avremo modo di udire ancora la voce appassionata del consigliere.

 

Villa Papadopoli-Castro. Nella discussione su Villa Papadopoli, sui duecento posti letto per anziani non autosufficienti ma benestanti, che potrebbero trovare collocazione nella villa, il nome più gettonato è stato quello di Maurizio Castro. E’ stata soprattutto la Lega, con Toni Da Re, a sostenere che l’operazione abbia la regia di Castro, che a un certo punto - nel botta e risposta del dibattito - oltre che “presidente del Cesana” è diventato “presidente di Villa Papadopoli”.

 

Partito democratico o partito democristiano? Il consigliere Toni Da Re, allo scoccare della mezzanotte, è stato l’artefice della sospensione del consiglio comunale e, di fatto, dello stop alla delibera su piazza Meschio. Rivolgendosi alla giunta, l’ex sindaco vittoriese, ha firmato tra l’altro una delle battute più colorite della serata: “Mi hanno insegnato che dei democristiani non bisogna fidarsi, e voi siete democristiani”.

 

La pensione dell’assessore Costa. E tra i sottintesi, non troppo sottesi, che hanno serpeggiato in consiglio comunale c’è stato il riferimento alla pensione percepita dall’assessore Costa.

 

Il consigliere Santantonio, sui 200 posti letto a libero mercato e tariffa salata (Adriana Costantini prevede che la retta per gli eventuali ospiti di Villa Papadopoli sarebbe di 3200 euro mensili), ha detto che l’unico, tra i presenti all’assemblea, che potrebbe permettersi una simile “opportunità” sarebbe Costa.

 

Un po’ piccato, l’assessore ha risposto di trovare “una certa acidità” nel commento a suo carico.

 


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