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28 marzo 2024

Treviso

Pedonalizzazione del centro: "Avanti con coraggio e partecipazione"

L'intervento di Michela Nieri consigliere comunale del Pd

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Pedonalizzazione del centro:

TREVISO – «Concluso il percorso di riflessione e di studio è giunto il momento di avviare con coraggio, determinazione e partecipazione il progetto di pedonalizzazione del centro storico. Non sarà facile, già lo sappiamo, ci saranno ostacoli da superare, resistenze e intoppi, forse anche degli errori. Quello che però è indispensabile sarà il portare avanti, via dopo via, piazza dopo piazza, la nostra azione e realizzare quell’idea di città, più vivibile, più ospitale, più ecosostenibile». Queste le parole di Michela Nieri, consigliere comuanale del Pd, in merito al progetto di chiusura alle auto della città, che l'amministrazione si prepara ad approvare.

 

«È un progetto che ci sta a cuore ed è una nostra responsabilità. Non ce la siamo presa oggi e neppure da un anno, quando questa amministrazione si è insediata, ce la siamo presa in campagna elettorale. È una di quelle promesse fatte ai cittadini e fa parte di quel disegno al quale tutti noi, componenti della maggioranza che ora guida Treviso, abbiamo aderito, abbiamo promosso allora e, oggi più che mai, abbiamo il dovere di supportare, così come altri impegni presi, al di là delle differenze di opinione, al di là di quei personalismi che troppo pesano sull’attività di questa Amministrazione».

 

«Un disegno, il nostro, quello di questa maggioranza, quello del nostro sindaco, che dovrà incidere positivamente sul futuro della nostra città e sulla vita dei trevigiani -sottolinea Nieri - e proprio per l’importanza di tale progetto, mi auguro che questa amministrazione riesca ad aprire le proprie vedute, anche dando mandato a più professionisti di sviluppare ed elaborare una visione di città innovativa, una vera smart city. Non ci siano timori ma coraggio come quello di altri Comuni a noi vicinissimi».

 

«Quindi mi auguro  - ribadisce la consigliera del Pd - che il progetto non si esaurisca in una mera chiusura di alcune zone della città, senza un reale cambiamento complessivo che coinvolga diversi aspetti quali per esempio il verde, la cultura, la salute. Confido quindi che anche le categorie interessate si mettano a servizio dei cittadini, collaborando proficuamente per il perseguimento di un fine comune.E proprio in quest’ottica di bene comune, spero infine che anche la minoranza possa arricchire il disegno di una città a misura d’uomo, con una elevata qualità di vita».

 


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