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29 marzo 2024

Nord-Est

Percepivano il reddito di cittadinanza senza diritto: denunciati in 141, truffa da oltre 300mila euro

Soggiornavano gratuitamente in strutture pubbliche. Le sanzioni ammontano a 950mila euro complessivi

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Percepivano il reddito di cittadinanza senza diritto: denunciati in 141, truffa da oltre 300mila euro

TRIESTE - Le Fiamme Gialle triestine hanno scoperto e sanzionato complessivamente 141 persone, che, ospiti di strutture con oneri a totale carico dello Stato, hanno indebitamente richiesto e percepito il Reddito di Cittadinanza.

Le indagini sono state sviluppate in maniera trasversale, incrociando gli elementi informativi acquisiti dalla costante attività d’intelligence e di controllo economico del territorio con talune segnalazioni e le banche dati a disposizione del Corpo presenti sulla cosiddetta “Dorsale Informatica”.

I soggetti, ospitati presso strutture dislocate nella Provincia di Trieste a spese dello Stato, avevano ottenuto indebitamente dall’INPS la misura, utilizzando false autocertificazioni, diverse quote mensili di R.EM (fino a un massimo di 12 mensilità, oscillanti, in base agli indicatori di reddito e patrimoniali posseduti, in una forbice tra 400 e 800 euro per rata, per un massimo, quindi, di 9.600 euro per il biennio 2020/2021). Ciò in violazione della normativa in questione che, specificamente, esclude dal beneficio tutti coloro che soggiornano gratuitamente presso strutture pubbliche.

Gli accertamenti condotti dai finanzieri hanno consentito di ricostruire quanto illecitamente ottenuto dai soggetti, quantificato in un importo complessivo pari a Euro 317.940,00, procedendo nei loro confronti con la contestazione della conseguente violazione amministrativa comminata ai sensi dell’art. 316-ter, comma 2 del codice penale (indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, punita con una sanzione amministrativa da euro 5.164 a euro 25.822, per un totale massimo complessivo di sanzioni pari ad euro 953.000,00 e l’avvio delle procedure per il recupero degli importi non spettanti). Ulteriori accertamenti sono tuttora in corso per individuare eventuali ipotesi di reato di competenza dell’Autorità Giudiziaria.

Le attività della Guardia di Finanza a presidio della spesa pubblica, mirate anche al contrasto alle frodi nel settore assistenziale, proseguiranno per garantire le fasce più deboli della popolazione in modo che le agevolazioni pubbliche giungano a chi effettivamente ne ha diritto evitando sprechi ed iniquità, salvaguardando in tal modo il bilancio dello Stato e degli Enti Pubblici e aiutando la crescita produttiva, occupazionale e la coesione sociale.

 



Gianandrea Rorato

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