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19 aprile 2024

Treviso

Perché il New York Times si occupa del Prosecco?

Se ne parla presso la sede del Consorzio di Tutela di Villa Brandolini (via Roma 7 a Pieve di Soligo) il prossimo 16 dicembre

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Il Prosecco è uno spumante che conferma il proprio successo in Italia e all’Estero.
E’ quanto emerge dai dati del Centro Studi Prosecco doc Conegliano Valdobbiadene, struttura avviata nel 2003 con la costituzione del Distretto e sostenuta da Regione Veneto, Camera di Commercio di Treviso e Veneto Banca.
Sabato 16 dicembre h. 10.00 a Pieve di Soligo (TV) presso Villa Brandolini, sede del Distretto che verrà inaugurata in questa occasione, sarà presentato il Rapporto del Centro Studi 2006.
Come ogni anno verrà tracciato un quadro della realtà strutturale del Prosecco doc, dall’identikit dell’azienda media al trend di crescita delle produzioni, dalla realtà di mercato in Italia alla presenza del Prosecco doc nel mondo.  Grazie alla presenza di due esperti di mercato stranieri, verrà inoltre effettuato un focus su Inghilterra e Germania. Per il primo paese interverrà Brian Howard di Wine Intelligence, per il secondo sarà invece la volta di Stefano Pellegrini della Pellegrini e Grundmann.
 
In un momento congiunturale difficile per la produzione enologica, il Prosecco doc si riconferma una delle realtà produttive più solide. I risultati positivi si devono alla capacità delle aziende di ascoltare il mercato mantenendo un equilibrato rapporto qualità prezzo, che ha saputo conquistare il consumatore in questi anni.
. “Punto di forza della denominazione è aver instaurato un dialogo fra i componenti di tutta la filiera produttiva, che lavorano per garantire la stabilità alla doc di Conegliano Valdobbiadene. “ afferma il Presidente del Consorzio di Tutela Franco Adami “Autogestire il successo della nostra realtà, offrendo un sostanziale mantenimento dei prezzi, è la strada vincente che ha premiato il lavoro di questi anni ed ha reso più forte l’identità del Distretto.”
 
Oltre ad una presenza sempre maggiore in Italia, che lo ha eletto il “vino del benvenuto”a livello nazionale, il Prosecco doc di Conegliano Valdobbiadene è sempre più presente nel mondo e sta divenendo uno dei simboli dello stile italiano a tavola.  Lo caratteristiche di piacevolezza e bevibilità lo rendono infatti adatto a tradizioni gastronomiche anche molto diverse fra loro.
A dimostrarlo è anche l’ampio articolo sulla denominazione, apparso in giugno sul New York  Times, dove vengono tracciate le differenze tra il Prosecco doc con il Prosecco non doc. Si tratta di un elemento essenziale perché la principale minaccia al successo del prodotto è rappresentata dai molti vini di imitazione, che minano la notorietà dell’autentico prodotto. Con questo obiettivo, chiarire che l’originale Prosecco è quello di Conegliano Valdobbiadene, è partita dall’aeroporto Marco Polo di Venezia la campagna di comunicazione “Prosecco? L’originale è quello di Conegliano Valdobbiadene”. La sfida di domani sarà infatti chiarire sempre più l’identità del Prosecco doc nel mondo e studiare i singoli mercati per affrontarli con maggiore efficacia.
La presentazione del 16 dicembre sarà aperta a tutti gli interessati: autorità, produttori, giornalisti, imprenditori.
 

 



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