Più di 800 alberi fatti piantumare dagli studenti del liceo "Canova" di Treviso
Grazie al merchandising un vero e proprio piano per combattere l'inquinamento: si acquista una felpa e viene messo a dimora un albero
TREVISO - Sono stati rieletti qualche settimana fa, per la seconda volta consecutiva, rappresentanti di istituto al liceo “Canova”: Allegra Crisanti, Alessandro Rosi, Alessandro Busin lo avevano preso come un impegno quello di portare a compimento un programma che, come ogni programma che si rispetti, ha bisogno di tempo per essere coltivato. Eppure quanto seminato finora si sta già trasformando in un raccolto promettente.
Grazie agli acquisti in merchandising di felpe, t-shirt, cappellini, borracce e altro ancora con il logo del rinomato liceo del capoluogo, sono stati piantumati 810 alberi che andranno a compensare (insieme agli altri 285 alberi messi a dimora lo scorso anno) 16200 kg di anidride carbonica. “Canova for future” è il nome di quello che è un vero e proprio piano volto a ridurre l’inquinamento provocato dalla produzione degli articoli venduti: un albero a ogni acquisto nella piattaforma. Insomma un impegno molto concreto ed immediatamente efficace per la salvaguardia dell’ambiente e il futuro del pianeta.
“La foresta del Liceo Canova in Madagascar conta ad oggi 1095 alberi. Per noi era importante fare qualcosa di concreto e che si sviluppasse a partire dal nostro istituto” - spiega Allegra Crisanti che sta frequentando l’ultimo anno del liceo classico. È stata quindi individuata, attraverso una associazione ambientale europea, l’azienda produttrice che ha offerto e i prodotti da vendere e gli alberi da piantare. Ma al “Canova” anche altre sono state le iniziative ecosostenibili intraprese. Aggiunge Allegra Crisanti: “Alle macchinette dentro la scuola, bicchieri compostabili, bottiglie biodegradabili ma anche dispenser di acqua potabile”.
Un impegno per l’ambiente che qualcuno non mancherà di paragonare alla goccia nell’oceano. Ma come diceva invece qualcun altro “se non la facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno” (madre Teresa di Calcutta, Premio Nobel).