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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

I picchi di contagi a Cordignano? Colpa delle partite a carte al bar

| Claudia Borsoi |

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I picchi di contagi a Cordignano? Colpa delle partite a carte al bar

CORDIGNANO – Quattordici positivi al coronavirus a Cordignano, quasi tutti maschi e quasi tutti ultrasettantenni con la passione per il gioco delle carte. Proprio giocando a briscola o a scopa, seduti attorno ad un tavolo, faccia a faccia, passandosi le carte toccate con le dita che prima si erano avvicinate alla bocca per sgranocchiare una nocciolina o una patatina, queste persone si sono trasmesse il virus. Le carte, a Cordignano, sono state dunque il principale veicolo per il coronavirus.

 

Quattordici a ieri le persone ricoverate in ospedale. Ma altri positivi, in ambito famigliare, potrebbero aggiungersi nelle prossime ore. L’invito del sindaco Alessandro Biz è categorico: «Restate a casa». Ieri il primo cittadino ha contattato i famigliari di tutte le 14 persone ricoverate portando la vicinanza sua e di tutta la comunità in questo difficile momento e ha rammentato loro di rimanere in casa, osservando il periodo di quarantena dal momento che sono entrati in contatto con una persona positiva. «Si tratta di persone che stanno male già da parecchi giorni, dunque il contagio è avvenuto prima delle misure restrittive – spiega Biz con riferimento alle persone ricoverate -. Nei prossimi giorni potrebbero esserci altri casi tra i famigliari conviventi di questi positivi. E poi ci sono altri casi in fase di monitoraggio. Tra i 14, uno verrà preso dimesso dall’ospedale se il nuovo tampone sarà negativo».

 

A Cordignano la scorsa settimana si è contato anche un decesso. In paese è anche circolata la voce che un altro focolaio sia collegato al bocciodromo. «In realtà qui non si gioca a bocce da fine febbraio, però è vero che il bar è rimasto aperto fino a martedì scorso» annota il sindaco. Biz ricorda che in paese sono attivi vari negozi, dal fruttivendolo all’alimentari, dal panificio alla farmacia, che eseguono consegne a domicilio dei prodotti, evitando così, soprattutto alle persone anziane, di uscire di casa.

 


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Claudia Borsoi

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