Pista ciclabile a Castelfranco Veneto: la critica di FIAB al progetto finanziato dal PNRR
La nuova opera, in via di realizzazione, non persuade la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta
CASTELFRANCO VENETO - La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB) critica il progetto di una nuova pista ciclabile nel centro di Castelfranco Veneto, finanziato con 950 mila euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L'iniziativa mira a realizzare un percorso ciclo-pedonale tra viale Italia e via Ospedale, con annesso un ampliamento del parcheggio pubblico. L’opinione dell’associazione è riportata in questi giorni dalla testata online “VeZ – Veneto ecologia Z Generation” di cui il Coordinamento veneto FIAB è partner. FIAB, nata per promuovere la mobilità leggera e sostenibile, ritiene il progetto "inutile e dannoso" per diversi motivi. La critica si concentra sulla decisione di eliminare un'aiuola con due alberi per creare parcheggi, compromettendo la vegetazione locale. Inoltre, l'associazione sostiene che l'opera favorisce la mobilità non sostenibile, aumentando il numero di parcheggi e allargando la carreggiata di una strada chiusa al traffico automobilistico.
L'opera, già in fase di esecuzione, coinvolge anche la rimozione di alberi nel giardino dell'ospedale, suscitando preoccupazioni ambientali da parte di FIAB. L'associazione denuncia l'impermeabilizzazione del suolo e l'abbattimento degli alberi come scelte non sostenibili, favorendo l'inquinamento atmosferico e contribuendo al fenomeno delle isole di calore. FIAB evidenzia inoltre un problema di continuità nella pista ciclabile, affermando che non sarà connessa alla strada ciclabile esistente né alla piazza, rendendola, secondo loro, "inutile". L'associazione propone alternative, sottolineando che una vera rigenerazione urbana avrebbe dovuto includere il ripristino del fondo stradale tra l'ospedale e la casa di riposo, la creazione di una strada a priorità pedonale e ciclabile e la riqualificazione dell'area d'ingresso al parco di Villa Bolasco. FIAB conclude esprimendo dubbi sulla coerenza del progetto con i principi di ripresa, resilienza e rigenerazione urbana del PNRR, sottolineando la necessità di soluzioni che promuovano una mobilità sostenibile e il rispetto dell'ambiente.
FOTO credit Fiab Castellana
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