TORINO - Attimi di terrore a Torino nei giorni scorsi, quando un medico del 118 si è ritrovato con una pistola puntata alla testa mentre tentava di rianimare una donna di 97 anni. A minacciarlo è stato il figlio ultra 50enne della paziente, che ha urlato: “Salva mia madre o ti ammazzo”.

A evitare il peggio è stato l’intervento di quattro pattuglie dei Carabinieri, che hanno riportato la situazione sotto controllo. L’episodio è emerso solo dopo giorni, grazie a indiscrezioni tra gli operatori sanitari. Francesco Coppolella, segretario regionale del sindacato Nursind Piemonte, ha denunciato il fatto, evidenziando come molti operatori temano di segnalare le aggressioni.

Secondo Coppolella, la sicurezza del personale sanitario è insufficiente e servono protocolli chiari con le forze dell’ordine, come previsto dalla legge.

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