Pizza: Report grida allo "scandalo", Vittorio risponde (con la qualità)
Uls e Ascom lanciano progetto di certificazione. La pizza è D.O.P., dietetica e, soprattutto, sana
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VITTORIO VENETO - Un bollino blu per fornire ai consumatori la garanzia di massima sicurezza alimentare e un' esperienza di pura eccellenza. È questo l'obbiettivo del progetto “Mangia sano in pizzeria”, frutto degli sforzi congiunti di Ulss7 e Ascom (Associazione Commercianti di Vittorio Veneto) e assolutamente innovativo a livello nazionale.
Elaborato in risposta alla puntata di “Report” dove venivano evidenziati i rischi connessi a preparazione e cottura scorrette della pizza, il progetto permetterà ai cittadini del vittoriese non solo di essere sicuri che gli ambienti di cottura e preparazione rispondano a precisi requisiti igenici (ad esempio, che si usi una pala forata per evitare il deposito di farina nel forno), ma anche che la qualità e i valori nutrizionali della pizza che consumano raggiungano altissimi livelli.
Sono 40 le pizzerie del mandamento dell'Ascom di Vittorio Veneto a cui il progetto si rivolge in questa fase sperimentale, e da sole producono oltre 3000 pizze al giorno. "Le pizzerie che aderiranno al progetto - spiega il direttore del Dipartimento di Prevenzione Sandro Cinquetti - saranno coinvolte in un percorso il cui punto d'arrivo è l'acquisizione di un cosiddetto “Bollino Blu”.
Il progetto prevede una prima fase di partecipazione a incontri formativi sulla sicurezza alimentare e nutrizionale. A ruota seguirà l'adozione di un decalogo, cioè di dieci norme di garanzia per il consumatore che richiedono ad esempio l'uso di prodotti D.O.P. , di impasti a media o lunga lievitazione, di verdure preferibilmente di stagione, di passata di pomodoro italiana. Otterranno il bollino le pizzerie che, a seguito delle verifiche congiunte Ulss-Ascom, risulteranno in regola, oltre che per gli aspetti igienico-sanitari, anche per quanto riguarda l'applicazione dei criteri di qualità.
Nell'ambito del progetto si è inoltre perfezionata la proposta di una pizza “gold”, che superi i regolari standard di qualità. Preparata con ingredienti selezionati come la farina integrale e molte verdure, perfetta dal punto di vista nutrizionale. Una pizza completa e deliziosa, ma meno calorica: come quella preparata con mezzo panetto di pasta integrale, pomodoro, mezza dose di mozzarella e radicchio di Treviso, o quella con mezzo panetto di pasta integrale, pomodoro, gamberetti e rucola. Questi capolavori della cucina, perfettamente dorati e uniformemente cotti, mai bruciati, contribuiranno al benessere dei cittadini e saranno veri e proprio presidi per la loro salute. “Non sono riduciamo il rischio- afferma il direttore generale dell'Ulss 7 Gian Antonio Dei Tos- ma facciamo prevenzione: il mangiare bene non è solo un grande orgoglio nazionale, ma anche uno dei tre capisaldi per una vita sana”.
“Mangia sano in pizzeria” non coinvolge solo le pizze: anche i grissini devono essere preparati secondo altissimi standard di qualità, e persino i dessert sono stati messi sotto esame per creare alimenti salutari e “gold” dal primo al dolce. Il progetto partirà a breve: entro il 28 marzo sarà predisposto un piano formativo e in seguitò partiranno gli incontri di formazione, nella speranza che in seguito l'iniziativa possa essere estesa all'intero territorio dell'Ulss7.
Chiara Moret