Preganziol, sequestra la moglie in casa per tutta la notte: 55enne ai domiciliari dal padre
Il gip di Treviso ha concesso all'uomo gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. La difesa: "Nessun sequestro, le chiavi erano accessibili”
| Isabella Loschi |

PREGANZIOL - Arresto convalidato con conferma delle accuse di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona per l’operaio 55enne italiano che, la notte del 21 febbraio, in via Gorizia a Preganziol avrebbe trattenuto in casa la moglie di 58 anni al termine di un violento litigio di coppia, arrivando più volte a minacciarla.
A lanciare l’allarme mercoledì notte era stata proprio la moglie avvertendo la figlia che era stata chiusa in casa dal marito che a sua volta ha subito chiesto aiuto ai carabinieri arrivati sul posto anche con il supporto della squadra operativa di supporto, pronta ad introdursi nell’appartamento.
Ieri il gip di Treviso, Marco Biagetti, ha concesso al 55enne difeso dall'avvocato Luigi Fadalti gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico presso l'abitazione del padre che vive a Preganziol, come richiesto dalla Procura. L'uomo ha risposto al giudice dicendo che non si sarebbe trattato di un sequestro di persona ma di un litigio di coppia molto animato. “La porta era chiusa ma le chiavi erano accessibili”, ha detto il 55enne. Il fatto che la moglie dopo un’intera notte di paura sia uscita di casa al mattino con le chiavi per portare fuori il cane è stato l'elemento sostenuto dalla difesa per smentire l'accusa del sequestro di persona.
Due pistole, regolarmente in possesso del 55enne, erano però state trovate al momento del blitz dei carabinieri in un comodino dell'abitazione. Un elemento che ha portato il Gip a convalidare l’arresto.
Leggi anche:
Notte di paura a Preganziol: uomo armato tiene in ostaggio la moglie in casa per tutta la notte