MONTEBELLUNA - È ufficialmente iniziata la settima edizione del premio “Sport e diritti umani”, un’iniziativa promossa da Amnesty International Italia e Sport4Society. Questo riconoscimento è stato creato con l’obiettivo di diffondere la cultura dei diritti umani attraverso lo sport, premiando gesti simbolici o concreti che si distinguono nell’ambito sportivo. Fino al 31 dicembre 2024, è possibile segnalare all’indirizzo info@sportedirittiumani.it un atleta, una squadra o un gruppo sportivo che si sia distinto in Italia nel corso dell'anno per un gesto pubblico, una presa di posizione o un'azione che rispetti e promuova i valori positivi dello sport, indipendentemente dal livello professionale.

“Nelle passate edizioni, il premio è stato conferito al cestista Pietro Aradori nel 2019, al Pescara Calcio nel 2020 – spiega il Presidente di Sport4Society, Luca Musumeci che prosegue -, al calciatore Claudio Marchisio nel 2021, alla ciclista Alessandra Cappellotto nel 2022 e alla calciatrice Natali Shaheen nel 2023, all’allenatore Claudio Ranieri nel 2024. Nell’edizione 2023, inoltre, è stato assegnato un riconoscimento speciale a Gary Lineker. Ringraziamo Etica Sgr, società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Etica, per il sostegno all’iniziativa”.

Le candidature saranno selezionate da Amnesty International Italia e Sport4Society e presentate alla giuria per la scelta finale. La giuria sarà presieduta da Riccardo Cucchi, giornalista ed ex radiocronista sportivo, e includerà esponenti delle due organizzazioni promotrici, giornalisti sportivi e figure di rilievo del mondo dello sport, tra cui Luca Corsolini (esperto di comunicazione sportiva), Alessandra D’Angiò (UsigRai), Vittorio di Trapani (Federazione nazionale stampa italiana), Barbara Liverotti (Sport4Society), Angelo Mangiante (Sky Sport), Laura Petruccioli (Amnesty International Italia) e Jacopo Tognon (avvocato specializzato in diritto dello sport).
 

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