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20 aprile 2024

Esteri

Presidenziali Usa, Obama affila le armi

Il secondo faccia a faccia sarà incentrato sui temi della politica estera

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Presidenziali Usa, Obama affila le armi

WASHINGTON - "Vanno alla grande". Così Barack Obama ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano come andavano i preprarativi per il dibattito di domani a Long Island, dibattito che il presidente sa di non poter sbagliare dopo la brutta figura di Denver.

Per questo, il presidente questa volta non ha fatto le battute da studente svogliato sui preparativi ("mi tengono chiuso tutto il giorno a fare i compiti", aveva scherzato alla vigilia del faccia a faccia di due settimane fa che poi è stato vinto nettamente da Mitt Romney) ed ha accettato di chiudersi in ritiro in un resort di lusso di Williamsburg, in Virginia.

Obama e il suo staff sono arrivati al Kingsmill Resort - che nel weekend ha anche ospitato un raduno di Ferrari - sabato mattina e vi rimarranno fino a domani pomeriggio, quando partiranno per recarsi alla Hosftra University, l'università nello stato di New York che ospiterà il secondo dibattito.

Non vi sono stati grandi cambiamenti nella squadra dei 'preparatori' rispetto a due settimane fa: David Alxelrod, il principale stratega della campagna, David Plouffe, il consigliere della Casa Bianca, e il senatore John Kerry e Anita Dunn attivamente impegnati nelle simulazioni dei dibattiti.

E' noto infatti che l'ex candidato della Casa Bianca ha il compito di impersonare Romney, che Kerry conosce bene essendo stato governatore dello stato che lui rappresenta in Senato, mentre la consigliere di Obama fa la parte di Candy Crowley, la giornalista della Cnn che sarà la moderatrice del dibattito. Completano il gruppo Ben Rhodes, consigliere per la sicurezza nazionale, dal momento che il secondo dibattito sarà maggiormente incentrato sui temi della politica estera. E Bob Barnett, un avvocato di Washington che da tempo e' uno degli allenatori dei candidati democratici per i dibattiti.

Così Obama ogni giorno fa i compiti, passa in rassegna i dossier e i programmi con i collaboratori e poi si allena, con le due 'controfigure', per il prossimo scontro, perché sa bene che deve assolutamente migliorare la sua performance. "Il presidente è il più duro critico di se stesso e sa bene che Mitt Romney ha fatto meglio al primo dibattito - ha detto la portavoce della campagna Jennifer Paski - gli americani si devono aspettare un presidente molto più energico che spiegherà in modo convincente perché lui sia una scelta migliore per il ceto medio".

(Adnkronos/Washington Post)

 


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