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20 aprile 2024

Treviso

"PRESSIONE FISCALE INSOSTENIBILE: I COMUNI CONGELINO L'IMU"

Associazioni di categoria e sindacati si rivolgono ai sindaci

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

TREVISO – Congelare l'Imu per allentare la morsa di una crisi economica che non ne vuole sapere di mollare la presa e che ha sempre più spesso risvolti drammatici. E' questa la ricetta messa a punto dalle associazioni di categoria e dai sindacati della Marca che nei prossimi giorni verrà spedita sulle scrivanie di tutti i sindaci trevigiani.

Il caso dell'agricoltore di Altivole che, strozzato dai debiti, l'altro ieri si è tolto la vita, infatti, non è che l'ultimo di una lunga serie. In questo contesto un ulteriore aumento delle tasse rischia di rappresentare per molti la mazzata finale.

Ed è proprio questa paura che ha spinto le sigle imprenditoriali e sindacali, in vista dell'arrivo delle cartelle relative alla nuova tassa sulla casa, a lanciare un allarme rosso rivolgendosi direttamente ai primi cittadini. “A fronte di un'ormai insostenibile pressione fiscale – scrivono – chiediamo a tutti i sindaci di determinare l'Imu applicabile a famiglie e imprese nella misura minima consentita dalla legge”.

Non si tratta di un invito generico. “Ci impegniamo a presidiare tutti i consigli comunali convocati per deliberare l'entità dell'aliquota Imu – annunciano – per testimoniare la ferma volontà di veder accolta una giusta richiesta che imprese e lavoro avanzano unitariamente”. La decisione deve essere presa in fretta. Già il 18 giugno, infatti, arriverà il momento di pagare l'acconto dell'Imu. Poi, entro il 30 settembre, i Comuni dovranno decidere se aumentare o diminuire l'aliquota, sulla base della quale a fine anno ci sarà il conguaglio.

Soldi che per molti municipi rappresentano una boccata di ossigeno. Possibile fare senza? “Chiediamo di evitare l'aggravio di nuove e pesanti tasse – chiudono sindacati e associazioni di categoria – sarebbe una scorciatoia per reperire risorse che, viceversa, dovrebbero derivare da risparmi di spesa e in particolare da una gestione efficiente e coordinata dei servizi comunali”. Insomma, via ai consorzi e stop alle imposte.

 


| modificato il:

Mauro Favaro

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