PRETI ASSUNTI CON CONTRATTO DA INFERMIERI, SI RACCOLGONO FIRME
Federazione della Sinistra della Castellana: «Vergognoso»

Castelfranco – Prima del contratto ai preti, in ospedale si pensi a regolarizzare il personale precario. Questo il principio che anima la protesta scatenata da Federazione della Sinistra della Castellana contro l’annuncio da parte dell’Usl 8 di essere propensa all’assunzione con contratto da infermieri dei cappellani dell’ospedale.
Nicola Atalmi, consigliere regionale di Federazione della Sinistra, ha avviato una petizione online per evitare che accada; a Castelfranco la raccolta firme avverrà anche in piazza e per strada.
«Apprendiamo dalla stampa che l'Usl 8 si è affrettata a rendersi disponibile per assumere con regolare contratto i sacerdoti che svolgono servizio di "assistenza spirituale" ai malati – scrivono Alessandro Squizzato ed Enrico Baldin di Federazione della Sinistra della Castellana -. Dopotutto l'Usl 8 già paga i preti che operano nell'ospedale tramite un accordo con la curia.
In tutta la regione le Usl spenderanno 2 milioni di euro annui per assumere a tempo indeterminato 96 sacerdoti scelti dai vescovi (quindi senza avere alcuna garanzia) e parificandoli contrattualmente a degli infermieri laureati (categoria D). Tutto questo ci pare sinceramente vergognoso. L'Usl 8 pensi a migliorare il servizio degli ospedali e ad assumere personale medico ed infermieristico prima di elargire soldi a curie e diocesi».
«Facciamo presente che l'Italia è tra gli ultimi posti in Europa per personale infermieristico impiegato in rapporto all'utenza e che c'è una carenza di 110.000 unità – aggiungono -. Proprio in un periodo in cui un posto di lavoro, anche per chi è bravo e qualificato, è un bene raro, proprio mentre 500 infermieri nelle UsL venete hanno un contratto precario e gli ospedali sono carenti di personale vengono stanziate centinaia di migliaia di euro per pagare "assistenza spirituale". Cosa peraltro che - in linea con un precetti cristiani - ci sembrerebbe più opportuno offrire come atto di carità, non come professione retribuita dalle tasse di tutti e parificata con tanto di contratto a tempo indeterminato con un infermiere laureato».
Per questo: «Anche nella Castellana promuoviamo la raccolta firme online di protesta attivata dalla Federazione della Sinistra in tutto il veneto e presto saremo anche per strada per informare e raccogliere le adesioni dei cittadini». MC