Si avvicina la Pasqua e come sempre comincia a serpeggiare la domanda più gettonata che viene posta ai meteorologi: “ma pioverà o ci sarà il sole a Pasquetta?”

Essendo questa festività sempre posta nel periodo dell’anno con minore predicibilità dell’atmosfera (in altri termini, dove la correttezza della previsione tende ad essere minore anche a breve termine), è notoriamente una spina nel fianco per coloro che hanno il ruolo o per passione cercano di analizzare quanto più correttamente possibile le mappe meteorologiche e trarne la previsione.

Stiamo vivendo un periodo decisamente favorevole alle precipitazioni, in un contesto termico ancora piuttosto basso per la stagione anche se non sono mancate belle giornate con valori massimi non lontani dai 20°C; come espresso nel precedente intervento, l’Europa è attualmente divisa in due, come ben evidente in questa mappa che indica le temperature attuali misurate al suolo dalle stazioni meteorologiche. Notiamo come al tepore della zona mediterranea si antepongano valori prettamente invernali su buona parte dell’Europa centro-settentrionale.

Nel corso della settimana avremo una graduale attenuazione del flusso freddo orientale ed andrà rinforzandosi la depressione in Atlantico, tipica figura apportatrice di flussi miti ma sempre umidi e ricchi di precipitazioni, a secondo della forza di penetrazione dall’Oceano verso il Continente; questa linea di tendenza con buona probabilità interesserà anche le festività pasquali, apportando quindi da un lato un incremento termico progressivo rispetto alla situazione attuale e dall’altro rinnovando condizioni dove le precipitazioni saranno favorite.

In questa mappa a lungo termine per il Lunedì di Pasqua si osserva proprio questa nuova configurazione, dove l’aria fredda artica sarà confinata sulla Scandinavia mentre da ovest arrivano miti ed umide correnti atlantiche.

In questi casi però la previsione (specie quella dettagliata) è inaffidabile fino a 24-36 ore; per intenderci, se da oggi a venerdì prossimo si annotano i risultati emessi dalle cosiddette previsioni automatiche che tanto successo oggi raccolgono, ci si accorgerà che esse cambieranno molte volte, concordemente con la scarsa prevedibilità a lungo termine. E’ proprio in queste situazioni che anche una settimana prima cominciano a girare le voci del tipo : “a Pasquetta hanno messo pioggia”; può benissimo essere che le cose cambino in meglio, e allo stesso modo può accadere con una previsione di sole, poi smentita a brevissima scadenza.

Come sempre è utile rinnovare l’invito a leggere e perdere una manciata di minuti per prendere piena consapevolezza di cosa si intenda con predicibilità primaverile, e un caso eclatante è avvenuto nella Pasqua del 2004, di cui è possibile vedere quanto accaduto a questo link http://www.nimbus.it/eventi/2004/040411Pasqua.htm

In breve, mai come tra marzo ed aprile è fondamentale aggiornarsi e soprattutto evitare di seguire le previsioni oltre i 4-5 giorni di scadenza, e concordemente con questa linea al momento in breve le previsioni per i prossimi giorni di fermano a venerdì; consiglio di seguire gli aggiornamenti dopo venerdì sul bollettino giornaliero del Centro Valanghe di Arabba http://www.arpa.veneto.it/previsioni/it/html/meteo_dolomiti.php che copre anche buona parte del nostro territorio e soprattutto sconsiglio di affidarsi agli automatismi, quanto mai rischiosi specie se il tempo sarà instabile e quindi a fianco di aree soleggiate si trovino zone interessate da rovesci

In sintesi, ecco il tempo per i prossimi giorni:

Lunedì 25 marzo (attendibilità 90%): al mattino ancora deboli precipitazioni sparse, in graduale attenuazione con limite neve sui 1000mt. Dal pomeriggio cessazione dei fenomeni e seppur in un contesto nuvoloso, ci sarà l’apertura di alcune schiarite. Temperature stazionarie.

Martedì 26 (90%): nuova intensificazione della nuvolosità e inizio di fenomeni piovosi in pianura con quota neve in calo rispetto a lunedì, fino a 800/900mt; le precipitazioni avranno carattere di rovescio e quindi distribuzione irregolare, non continua e in genere non abbondante. Temperature in leggero calo in montagna, stazionarie in pianura.

Mercoledì 27 (80%): l’allontanamento progressivo della bassa pressione e l’ingresso di aria più fredda orientale garantiranno un miglioramento, specie in montagna, mentre in pianura tenderanno a persistere nubi basse specie in prossimità delle Prealpi. In giornata appariranno schiarite e la probabilità di piogge sarà in progressiva diminuzione.

Giovedì 28 (70%): da ovest comincerà ad avvicinarsi il nuovo flusso umido, e sostituirà l’aria più fredda orientale; in generale prevarrà una variabilità con alternanza di schiarite ed annuvolamenti, poco probabili saranno le precipitazioni. Temperatura in ripresa a tutte le quote, specie in montagna.

Venerdì 29 (60%): evoluzione incerta; il flusso occidentale porterà una prima perturbazione ad avvicinarsi e quindi il contesto generale si orienterà al cielo nuvoloso e via via più a rischio precipitazioni. Questa sarà anche la linea per i giorni a seguire, insieme ad un aumento termico che verrà in parte ridotto dalla frequente nuvolosità.