I primi trent'anni del Basket Motta
Festa lo scorso weekend al Parco Spinade per l'importante traguardo della società biancoverde
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MOTTA DI LIVENZA - Trent’anni e non sentirli, anzi. La pallacanestro a Motta fa festa: tanti i protagonisti di ieri e di oggi domenica scorsa al parco Spinade.
Durante la mattinata è stata celebrata la storia dell’associazione sportiva nata nel 1990 e che oggi ha la denominazione di Wildcats Basket Motta.
Presentate tutte le squadre biancoverdi: dalle Prime Squadre maschili e femminili fino ai più piccoli, ossia i “pulcini” e “paperine”.
La cerimonia è stata seguita dai tanti giocatori delle giovanili seduti sul campo da gioco. In totale sono 27 le squadre gestite dal sodalizio presieduto da Gianni Granzotto.
Ben 23 i comuni da dove provengono i vari giocatori, 14 tra istruttori e allenatori, tre preparatori atletici sempre a disposizione, più una trentina i dirigenti. Le attività sono distribuite in diversi comuni limitrofi.
Pertanto, accanto al sindaco di Motta Alessandro Righi, ieri erano presenti diversi assessori di altri Comuni, come Marzia De Faveri per Cessalto, Enrico Patres per Oderzo, Cristian Patres per Gorgo al Monticano, Stefano Pellizzon per San Stino di Livenza. Presente per la regione Veneto anche l’assessore Federico Caner.
Il sindaco mottense Righi ha omaggiato la società di una targa con i ringraziamenti dell’Amministrazione comunale. Mentre anche l’assessore Caner, nel suo intervento ha valorizzato l’attività della società, realizzata grazie alla cooperazione di tanti comuni veneti. Durante la giornata ha presenziato anche il primo presidente della società Fabio Zanelli, col primo istruttore Amadio Bomben, quando ancora il minibasket si organizzava nella vecchia palestra dell’itis.
Ha spiegato il presidente Gianni Granzotto: «Per noi celebrare questa giornata è stato emozionante. Avere sul palco gli ex presidenti e quasi 300 atleti sul campo sportivo è stata una cosa irripetibile.
Abbiamo un parterre di tutto rispetto, tra giocatori, famigliari che ci danno una mano, dirigenti, convivono oltre 350 persone. In trent’anni è stata fatta tanta strada, ma ne dobbiamo fare ancora tanta.
Nel senso che abbiamo la possibilità di poter organizzare parecchi progetti con molti altri comuni. E li stiamo mettendo in piedi in questo periodo. Chiaramente c’è bisogno sempre più di spazi ulteriori. Cerchiamo di valorizzare tutto il settore del minibasket e del settore giovanile ma abbiamo la necessità di una valorizzazione maggiore delle due prime squadre, la maschile e femminile, dedicando loro gli spazi più giusti».