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29 marzo 2024

Treviso

IL PRIMO "GRILLINO" ELETTO IN UN COMUNE LASCIA LA POLITICA

Borrelli: "Polemiche con Dal Col? Non fa parte del Movimento"

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

IL PRIMO

TREVISO – Il primo rappresentante dei grillini mai eletto in un consiglio comunale adesso si prepara a lasciare la politica. Anzi, i banchi dell'amministrazione. Ma solamente per far posto ad altri. Perché la politica, “quella vera”, come sottolineano i sostenitori del comico genovese, continuerà a farla dentro il Movimento 5 Stelle di Treviso. Da dietro le quinte. Questa la scelta di David Borrelli, entrato a palazzo dei Trecento ormai cinque anni fa, messa in chiaro quando manca ancora un anno all'appuntamento elettorale per il rinnovo dei vertici di Ca' Sugana.

Non mi ricandiderò alle comunali di Treviso né alle prossime politiche – spiega – la mia carriera si ferma qui: ho 41 anni e voglio dedicarmi ad altro”. Stop, insomma. Nonostante la possibilità di portare a termine un secondo mandato, Borrelli non correrà per un posto di consigliere né tanto meno, come vagheggiato da qualcuno, per sostituire Gian Paolo Gobbo sulla poltrona di sindaco di Treviso. “Non è scritto da nessuna che i due mandati debbano essere consecutivi – aggiunge – potrei mettere il mio nome in lista solo per dare un aiuto con la mia esperienza, ma se eletto mi dimetterei il giorno dopo per far posto a qualcun altro”.

All'ombra di piazza dei Signori, comunque, i grillini stanno tutt'altro che con le mani in mano. “Da qualche mese stiamo studiando, con una 60ina di attivisti di Treviso, la formazione di una civica con un programma tutto nuovo, visto che quello del 2008 è stato quasi completato durante il mio mandato – fa il punto Borrelli – abbiamo già una decina di persone pronte a candidarsi e nei prossimi giorni organizzeremo degli incontri con i cittadini per scrivere con loro il programma, prima di aprirlo alle modifiche su Internet”.

Con la “speciale benedizione" dell'attuale sindaco. “I grillini sono la nuova Lega – ha detto Gian Paolo Gobbo – sono giovani e motivati, proprio come noi vent'anni fa”. Come l'hanno presa i diretti interessati? “Non male, detto da lui è una specie di complimento – sorride Borrelli – la Lega ha una struttura partitica che noi combattiamo, ma se pensiamo a come era nata è chiaro che tra noi e loro ci sono stati dei punti di contatto”. Punti di contatto svaniti con gli anni. “Senza dubbio – specifica – anche se Gobbo ha dimostrato con i fatti di avere una certa predisposizione all'ascolto”.

Assieme al boom del Movimento 5 Stelle, però, sono arrivate anche le prime dure polemiche “interne”. Ma queste non paiono scalfirlo. “Nei suoi quattro anni di attività da consigliere – è stato l'attacco lanciato da Franco Dal Col, ex candidato sindaco “grillino” a Ponzano espulso nel 2010 – il gruppo trevigiano è riuscito a mettere in campo nelle ultime elezioni solo 3 liste su 18 comuni per un totale di zero consiglieri eletti”.

“Non mi interessa: Dal Col è fuori e quindi il problema è solo suo – chiude Borrelli – per questo tra i grillini non vola alcun coltello. Comunque io non sono un coordinatore e mi occupo solo del Movimento 5 Stelle di Treviso”. No comment, insomma? Il consigliere è meno ermetico su Facebook. “C'è qualcuno che si definisce “grillino doc” da parecchi anni, eppure ad ogni successo del Movimento soffre e scrive missive deliranti contro me e Grillo: stratega della politica partitica, di cui conosce tutti i più biechi meccanismi, soffre ogni volta che il Movimento finisce sulla stampa – scrive sulla sua pagina riferendosi a Dal Col – caro "amico"... di salute ce n'è una sola, perché ti fai del male in questo modo? Non posso più vederti soffrire così, è straziante! Ascoltami! rilassati! Prendi atto che con il Movimento non c'entri un c...o, iscriviti a un partito... vivrai meglio!”. Quindi? “Quello che scrivo su Facebook sono solo c...i miei”, sbotta. Tant'è.

Per la verità, comunque, i grillini nel consiglio comunale di Conegliano potranno contare su almeno un rappresentante. O forse due, a seconda dell'esito del ballottaggio del 20 e del 21 maggio tra Zambon e Fojadelli. Ma nonostante questo i sostenitori del comico genovese non vogliono nemmeno sentir parlare di apparentamenti con altri gruppi e non danno alcuna indicazione di voto. “Alle elezioni comunali votiamo per partecipare: se non siamo coinvolti non ci interessa – conclude Borrelli – per noi gli altri sono tutti uguali: scegliere tra l'uno o l'altro non cambia nulla”.

 


| modificato il:

Mauro Favaro

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