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28 marzo 2024

Treviso

PRODUZIONE E ORDINATIVI IN CALO

Vardanega: "momento difficile ma occorre reagire e investire nelle imprese"

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

PRODUZIONE E ORDINATIVI IN CALO

Calo della produzione, già rilevato nei due trimestri precedenti, e riduzione degli ordinativi e delle vendite, in particolare nei mercati italiani. Sono alcuni degli elementi della rilevazione congiunturale industriale delle province di Treviso e Venezia, condotta da Fondazione Nord Est. Nel terzo trimestre dell’anno si conferma, dunque, un quadro di rallentamento.

Aumentano anche le criticità legate alla liquidità, mentre continua ad aumentare il costo del credito alle imprese. Le previsioni per la fine dell’anno confermano l’attuale trend su tutti i principali indicatori, specie sul mercato nazionale.  Soffermiamoci sugli indicatori trevigiani.

Produzione -  Il 36,5% degli intervistati riferisce una produzione inferiore rispetto allo stesso periodo del 2007, il 24,7% superiore, il 38,8% stabile. Il calo produttivo netto è percepito a ogni livello dimensionale e più diffusamente tra le imprese di piccola dimensione.

Occupazione - Segnali positivi con una percentuale di incrementi di organico maggiore dei casi di riduzione, nonostante la tendenza produttiva da oltre un anno sia in calo.

Vendite - A livello nazionale il 38,5% del campione segnala un calo, il 26,9% un incremento. Le vendite all’estero crescono per il 27% delle imprese interpellate e calano per il 34%.

Incassi e liquidità aziendale - Sale a livelli record il numero di imprese che lamenta incassi in ritardo, condizione che accumuna il 60% di imprese. Il livello della liquidità dell’impresa, che viene definita “tesa” dal 32% del campione.

Credito - L’incremento del fabbisogno di liquidità delle imprese non trova, dal lato dell’offerta bancaria, un costo dei servizi che rimane in crescita per il 46,6% del campione. È ancora elevata la quota di imprese che lamentano un costo del credito più elevato sul trimestre corrispondente: alla rilevazione di ottobre scende al 70,2% (precedentemente il 73,6%).

Previsioni -  Il saldo d’opinione relativo alla produzione al quarto trimestre – che segna 5 punti – è rappresentativo di un panorama che, secondo il 27,6% delle imprese, è atteso all’insegna di ulteriori cali. Il dato di previsione sul quarto trimestre rimane stabile su valori negativi (-8 punti) per quanto riguarda il mercato domestico; per gli ordinativi attesi dall’estero il saldo d’opinione indica una sostanziale stabilità (+2%) sia pure sui bassi livelli già registrati nel trimestre precedente.

«Siamo consapevoli che il nostro sistema produttivo sta affrontando un momento difficile ma occorre continuare a reagire e ad investire nelle imprese - sottolinea Alessandro Vardanega, presidente di Unindustria Treviso –. Per questo dobbiamo operare insieme a tutti i soggetti istituzionali, alle banche e ai sindacati del territorio per ridurne l’impatto e anche per mantenere un clima di fiducia sulle possibilità per questa comunità di affrontare e superare la congiuntura negativa, così come in passato.

Occorre però che il Governo avvii con urgenza provvedimenti a sostegno dell'economia reale, in termini di riduzione del carico fiscale, sburocratizzazione e investimenti nel territorio Non è in discussione invece il valore internazionale del nostro sistema industriale, che è di manifattura avanzata e servizi innovativi, ed il ruolo centrale di questo territorio in Europa. Sono asset che porteranno alla ripresa e daranno nuova motivazione alle imprese nel processo di trasformazione e posizionamento competitivo che ha preso avvio negli scorsi anni”.

 

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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