Professione malgaro: al via la nuova edizione della scuola per i futuri custodi della montagna
Ad oggi sono già stati formati oltre 60 custodi della montagna, oltre la metà sono donne
| Isabella Loschi |
GODEGA SANT’URBANO - La montagna occupa oltre un terzo di tutto il territorio nazionale e rappresenta un patrimonio inestimabile in termini di biodiversità, economici, sociali e culturali, che va preservato dal rischio dell’abbandono e del degrado, soprattutto alla luce degli importanti cambiamenti climatici a cui assistiamo. E’ questo l’obiettivo della Scuola Internazionale di Formaggi di Alte Imprese, la cui masterclass “Custodi della Montagna” che proprio in questi giorni avvia la sua quarta edizione,
Grazie all'iniziativa ad oggi sono già stati formati oltre 60 custodi della montagna, appassionati che stanno portando avanti progetti coraggiosi di ritorno all’agricoltura e all’allevamento non intensivi sulle nostre montagne. Di questi più della metà sono donne, che negli ultimi anni stanno diventando sempre più protagoniste delle nostre montagne: l’Italia vanta il comparto agricolo più rosa di tutta Europa, una rivoluzione gentile fatta di sostenibilità, attenzione alla biodiversità, innovazione economica e sociale.
La masterclass prevede in tutto 15 lezioni online (per un totale di 30 ore) e di 3 giorni di esperienza diretta, in alpeggio (ai quali sarà possibile iscriversi fino a esaurimento posti) a Malga Telvagola, nel comune trentino di Pieve Tesino. La scuola, che nasce da un’idea di Danilo Gasparini, docente di storia dell’agricoltura e dell’alimentazione all’Università di Padova, con il supporto di Valsana Srl - azienda trevigiana di Godega di Sant’Urbano e di Michele Pozzobon, imprenditore trevigiano legato al mondo della ristorazione, verrà presentata il 16 marzo nell'azienda Valsana, data in cui si svolgeranno anche le prime lezioni di storia e antropologia con testimonianze internazionali. Nei tre giorni di esperienza diretta, che inizieranno il 19 giugno, gli studenti guidati dai docenti approfondiranno sul campo la gestione degli animali al pascolo, l'igiene della mungitura, la botanica della flora alpina, le proprietà nutrizionali dell'erba e il valore dei fieni nella razione delle bovine, con un focus importante sulla tecnica casearia.