Professione: viaggiatrice
Alice Pontini, 24 anni, e un sogno. Che sta realizzando
| Andrea De Polo |
Alice Pontini
MARENO DI PIAVE/VALDOBBIADENE - Ventiquattro anni, ventiquattro Stati (visitati). E un libro. Alice Pontini, in attesa di ripartire, si ferma nel suo paese natale, Valdobbiadene, per presentare la sua prima fatica letteraria: “Dove le preghiere girano e le montagne sfiorano la luna” (edizioni Caosfera, 13 euro). Lei (autodefinizione) è la ragazza con il cuore in India, e la testa tra le nuvole. Abita a Mareno di Piave, ma per puro caso: ha sempre viaggiato, e continuerà a farlo. Per la prima volta, però, ha messo un viaggio (l’ultimo) in un libro. Un diario nato per caso, e finito poi sugli scaffali delle librerie. Un diario che racconta di un sogno non realizzato: visitare il Tibet.
«Avevo pianificato un viaggio fotografico nel Paese di cui sono sempre stata innamorata - racconta Alice - a due settimane dalla partenza hanno chiuso le frontiere. Siamo partiti lo stesso, io e altre tre persone mai viste prima. Siamo stati in Nepal, a Delhi, e nel Ladakh, regione dell’India al confine con Cina, Afghanistan, Pakistan. Un mese affascinante, finito prima nel mio diario e poi in questo libro». Alice viaggia “per professione”, si paga i trasferimenti da uno Stato all’altro lavorando nelle città in cui arriva. Ci rimane per diversi mesi, e non per fare la turista. Ha iniziato da piccolissima, non ha intenzione di fermarsi: in media, ha visto uno Stato nuovo ogni anno della sua vita. Anche se la sua bussola pende decisamente verso Nord: «In primavera andrò in Canada. Sono stata sette mesi in Germania, e in futuro sogno di lavorare e stabilirmi in Danimarca. Amo la montagna e il freddo, scio e mi arrampico: cerco di vivere la montagna al massimo. Mi piace andare nei Paesi di cui non conosco la lingua, per mettermi in gioco».
La ragazza con il cuore in India e la testa tra le nuvole, però, ha i piedi per terra: «Trovo un lavoro per sopravvivere, e intanto ne cerco uno che rispecchi la mia passione, la fotografia». E la scrittura? «Ho voluto pubblicare questo libro perché chi legge capisca che i miei viaggi non sono missioni impossibili. Sono alla portata di tutti. Voglio spronare le persone a muoversi, viaggiare, conoscere posti lontani anche dal punto di vista culturale». Il libro ha successo. Sabato mattina sarà presentato agli studenti dell’Isiss Verdi di Valdobbiadene. Venerdì 13 presentazione a palazzo Piva, la sera. Il 4 gennaio a Villorba. Conviene approfittarne: Alice si imbarcherà per il Canada da un momento all’altro.
Il libro di Alice