TREVISO – Vita dura per la Provincia. In attesa di capire se e quando dovrà passare sotto le forche caudine della cura Monti, il Sant’Artemio è costretto per la prima volta in oltre 10 anni a rinviare l’approvazione del bilancio per il nuovo anno e a fare i conti centesimo su centesimo.

Perché se è vero che il patto di stabilità è stato rispettato, è altrettanto vero che il 2012 porterà in dono per le casse provinciali un nuovo taglio da 9 milioni di euro.

“L’addizionale Enel, che ci garantiva un gettito di 16 milioni, passerà allo Stato che però, dopo l’arrivo di Monti, non la sostituirà più con il 2 per cento dell’Irpef, ma potrebbe restituirci solo 7 milioni – fa i conti Muraro – in più l’Iva aumenterà di un punto percentuale, che per noi vuol dire circa 2 milioni, e sappiamo che la Regione sarà costretta a tagliare ancora in molti settori strategici”.

Insomma, profondo rosso inevitabile? “Quando il quadro sarà più chiaro prenderemo provvedimenti, l’obiettivo ora è tagliare il più possibile per cercare il ridurre l’aliquota sull’Rc Auto (portata in agosto dal 12,5 al 16%, ndr) – annuncia il presidente – ma non si può non ricordare che quest’anno, pur in mezzo a mille difficoltà, abbiamo pagato opere pubbliche per oltre 26 milioni e che noi, a differenza di altri enti trevigiani, abbiamo fatto aspettare le imprese al massimo, e in rari casi, solo quattro mesi prima di saldare tutti i conti”.