Ponte di Piave - Prosciolto dall’accusa di frode al commercio: nel suo bar-tabacchi di Levada di Ponte di Piave (nella foto, il centro) vendeva gratta e vinci non del Monopolio di Stato.

Il fatto non sussite: il tribunale di Treviso ha infatti assolto con formula piena N.E., 57enne originario di Napoli ma residente in provincia.

La denunciua era giunta da parte dei Carabinieri ancora nel gennaio dello scorso anno, in seguito alle diverse segnalazioni giunte dai clienti stessi.

Inoltre un militare in borghese si era presentato ala ricevitoria per verificare le accuse stesse, evidentemente trovandone conferma.

Infatti l’uomo haveva ricevuto un “gratta e vinci” però non del Monopolio di Stato ma di una ditta privata.

Non si vinceva denaro ma prodotti e servizi.

Questi cosiddetti biglietti sarebbero dovuti essere oggetti da accompagnare l'acquisto di cartoline con la riproduzione di immagini di opere d'arte.

Tuttavia venivano venduti alla guisa di veri e propri “gratta & vinci".

All'epoca ecco dunque il sequestro, da parte degli uomini dell’Arma, di circa 650 biglietti per un guadagno teorico complessivo di 2mila euro, a fronte di un costo di 300 euro.

Durante il processo, sono stati sentiti molti clienti del bar di Levada: hanno testimoniato che, in realtà, le cartoline artistiche c'erano sul serio e spesso venivano lasciate al bancone.

Nell’esercizio presenti pure gratta e vinci del Monopolio.

Per questo il 57enne, accusato di frode al commercio, è stato assolto con formula piena.

_{^{Foto: www.giannidesti.com}}