Il prosecco? La ‘ciave’ del successo
Vino, ironia e musica: i Tiratirache cantano un tormento(ne) made in Nordest
| Emanuela Da Ros |

VENEZIA - Il prosecco? E’ ‘la ciave del successo’. Questo magari lo sapevamo. Ma sentirlo cantare da Attilio Boccalon e Augusto Prosdocimo, ovvero i due membri del gruppo ‘Tiratirache’, con un retrogusto di satira in vernacolo ci ha fatto sorridere. E magari un po’ incazzare.
Scoperti grazie all’articolo di Gian Antonio Stella, pubblicato sul Corriere della Sera, i due ‘tipi in tirache’ che hanno firmato una canzone ironica sul prosecco denunciano in modo soave (qualsiasi riferimento al vino omonimo è casuale) quanto il prosecco abbia influenzato il modo di intendere il territorio.
‘Se ghe spiana le coine, la region vol far cantine/ e ti qua no te ha da metèr beco”, cantano i Tiratirache, ricordando che ‘ghe s’è qualche insemenìio/ che no l’ha ancora capìo/ che non se ha (pì) da coltivar panoce’. La conclusione dei Tiratirache è tosta.
Finisce col sopprimere uno dei capisaldi caratteriali del veneto-tipo: l’orto. ‘Desfa e cava via anca l’ort - suggeriscono Attilio e Augusto -: porta avanti sto progeto’. Il progetto ovviamente è il vigneto. La ‘ciave’ del successo. ‘Un fenomeno di massa (-massa, -massa), il prodotto del momento.