TREVISO – E dopo i rimborsi chilometrici monstre ci sono i costi della rappresentanza politica nuda e cruda. Cioè gli stipendi e le indennità. Ma non solo. Alle paghe di presidente e assessori, infatti, vanno aggiunte anche quelle dello staff e, per arrivare alla fine, pure i mille rivoli del consiglio provinciale. Ci ha pensato il Partito democratico, nel primo di una promessa serie di dossier anti-sprechi, a fare le pulci al libro paga del Sant’Artemio. E così ecco le cifre.

PRESIDENTE – Oltre ai rimborsi chilometrici per una media di 2.500 euro al mese, Muraro si porta a casa un’indennità lorda di 7.100 euro. Ai quali si sommano i contributi previdenziali, che fanno balzare il totale a circa 10.300 euro ogni trenta giorni. Insomma, oltre 123 mila euro all’anno.

CAPO DI GABINETTO – Alla destra di Muraro c’è la capo di gabinetto, quella Franca Tonello la cui nomina fece scoppiare una bufera, che ha uno stipendio lordo di circa 4.800 euro e una «retribuzione di risultato», un premio insomma, che potrebbe valerle altri 2.400 euro. Il che fa circa 92 mila euro all’anno, tredicesima compresa. «Sono a carico dell’amministrazione oneri previdenziali e assicurativi e così il costo complessivo si aggira attorno ai 125 mila euro all'anno – specifica il Pd – nel passato il suo ruolo è stato ricoperto da personale interno all’ente, ma poi si è passati a fare ricorso a figure esterne: con ogni probabilità non tanto perché non c’era all’interno l’alta specializzazione richiesta, ma per garantirsi un’affinità politica».

STAFF PRESIDENZIALE – Poi c’è lo staff. In tutto ci sono 6 persone la cui retribuzione annua lorda ammonta a 182 mila euro. Aggiungendo anche in questo caso gli oneri, stimano Casellato & company, il costo annuo arriva a 250 mila euro.

GIUNTA – La squadra degli otto assessori, dopo la ghigliottina della Finanziaria dell’anno scorso che ne ha tagliati quattro, pesa oltre 538 mila euro all’anno. Nel dettaglio ogni assessore percepisce un’indennità pari a 4.600 euro lordi al mese. Importo che viene ridotto a poco più di 2.600 euro per il vicepresidente, Floriano Zambon, e a 2.300 euro per chi è lavoratore dipendente e non fa l’assessore a tempo pieno (in questi casi, però, capita che sia la Provincia a rimborsare alla ditta le ore non coperte dal proprio dipendente a causa di compiti istituzionali). A questo, come abbiamo già scritto, bisogna sommare i rimborsi chilometrici che, mediamente, toccano quota 1.500 euro al mese. «Il costo annuo per le indennità di carica degli assessori è di 390 mila euro – fanno i conti quelli del Pd – più oneri e rimborsi si arriva a 538 mila euro l’anno».

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – Nello stesso calderone c’è pure il presidente del consiglio provinciale, Fulvio Pettenà, che con una paga paragonabile a quella di un assessore costa al Sant’Artemio 62 mila euro all’anno.

CONSIGLIO – Infine, il consiglio, tra sedute e commissioni. Composto da 28 consiglieri che, con il gettone di presenza e il rimborso delle spese di viaggio, in tutto pesano circa 90 mila euro all’anno.

RICAPITOLANDO - Muraro ha un’indennità (tutto lordo, per carità) di poco più di 7.100 euro al mese. Più un assegno mensile medio di circa 575 euro per rimborsi di viaggi “in sede” e di circa 2 mila per le trafserte. I contributi previdenziali portano il totale a 10.300 euro al mese. Per un costo annuo di oltre 123.600 euro. La capo di gabinetto, Franca Tonello, ha uno stipendio mensile di 4.846 euro. Il costo totale si aggira sui 125 mila euro l’anno. Poi c’è l’ufficio di Muraro, che conta sei persone e che costa circa 250 mila euro l’anno. Gli assessori hanno un’indennità di circa 4.618 euro al mese (2.660 per i lavoratori dipendenti). Il rimborso chilometrico medio è di 620 euro per spostamenti “in sede” e 900 per trasferte. Per 8 assessori fa circa 538 mila euro all’anno. Pettenà costa alle casse provinciali circa 62 mila euro l’anno e i 28 consiglieri, tra sedute e commissioni, circa 90 mila. Sommando tutto si arriva a quasi 1,2 milioni all’anno.