TREVISO - “Sono 200.000 i metri cubi di cemento su aree verdi in città di cui è responsabile l’amministrazione Conte”. “E’ questo il “cemento responsabile”?” si chiede Luigi Calesso di Coalizione Civica per Treviso. “Le scelte di questa giunta e della maggioranza consiliare, hanno già regalato 200.000 metri cubi di cemento che non erano previsti nella pianificazione urbanistica preesistente”.

Calesso snocciola tutti i piani edilizi: “Innanzitutto ci sono 144.230 metri cubi, in nove piani edilizi per i quali stava per arrivare il termine per la conclusione dei lavoro, che sono stati prorogati dai 2 ai 5 anni quando erano in scadenza di concessione.

“Siamo di fronte a piani approvati durante le amministrazioni leghiste precedenti a quella di centrosinistra e che hanno “attraversato” l’amministrazione Manildo durante il periodo di tempo concesso per l’edificazione per arrivare alla scadenza durante l’amministrazione Conte che ha concesso la proroga da 2 a 5 anni. Ad esempio: 29.500 metri cubi da edificare al piano di lottizzazione Sant’Antonino; 18.000 mila metri cui al Nascimben 1; 12.000 metri tutti da realizzare al piano Celsi e altri 7.000 metri cubi da realizzare su 8.000 metri previsti al piano Castellana”.

Infine gli accordi pubblico-privati. “Molti approvati negli ultimi mesi dalla giunta riguardano zone attualmente verdi, precedentemente destinate a parco pubblico, attrezzature sportive. L’ultimo solo in ordine di tempo il “residence Panatta” per 22.500 metri cubi alla Ghirada”. “Da ultimo ricordiamo l’approvazione di un’altra osservazione al Piano degli interventi, quella che ha consentito la realizzazione, attualmente in corso, di una nuova stazione di servizio in tangenziale, anche in questo caso una colata di asfalto e cemento”.

“E’ così che - per Calesso - si arriva al “bel risultato” di 200.000 metri cubi di nuova edificazione in aree verdi. Pari a 700 nuovi appartamenti di 100 metri quadrati medi di superficie, che disposti su una fila potrebbero arrivare a 7 chilometri lineari di nuova edificazione”.