Il Quirinale alla famiglia di Mattia Battistetti: “Il Presidente Mattarella vi è vicino e sta seguendo la vicenda processuale”
In serata anche la Premier Meloni ha risposta ad una mail manifestando la sua vicinanza alla famiglia del giovane morto a 23 anni in un cantiere edile di Montebelluna
MONTEBELLUNA – Continua la strage sui posti di lavoro in Italia. Un fenomeno incomprensibile nel 2024 e straziante perché carico d’iniquità: non si può uscire al mattino per andarsi a guadagnare un pezzo di pane onestamente e tornare a casa in una bara. A Montebelluna la questione è molto sentita, anche grazie alle iniziative di sensibilizzazione messe in atto dalla famiglia di Mattia Battistetti, il 23enne che ha perso la vita nel 2021 in un cantiere edile in città. Così la mamma del giovane, Monica Michielin, quando si è verificata l’ennesima tragedia sul lavoro alla Toyota di Borgo Panigale ha deciso di scrivere al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che già in passato si era interessato della vicenda di Mattia, dimostrando grande sensibilità su questo tema. Ma ecco un estratto della comunicazione inviata al Presidente:
«Le ho già scritto qualche tempo fa ed ho già avuto l'onore di una sua risposta e di una sua telefonata. Ora Le scrivo perché, quando ho saputo dell'ultima strage sul lavoro alla Toyota di Borgo Panigale, Le sue parole mi hanno fatto scendere le lacrime, ma soprattutto mi hanno dato la speranza che forse le persone che lasciano la loro vita nel posto di lavoro non siano solo fredda statistica. Condivido appieno con Lei quando dice:" Non vi sono più parole adeguate per esprimere l'allarme e l'angoscia per gli incidenti per chi sta lavorando, per l'insicurezza per chi lavora". Le assicuro Egregio Presidente che per chi perde un proprio caro nel lavoro, chi, come me, perde un figlio nel lavoro, andare avanti è duro e difficile: le foto di mio figlio a terra, coperto da un lenzuolo giallino è marchiata nel mio cuore, nei miei occhi e nella mia mente per il resto dei giorni che mi restano da vivere!! Quello che mi dà la forza per continuare ad andare avanti è chiedere giustizia per mio figlio Mattia che per la negligenza e il disinteresse totale per la sicurezza dei padroni, non ha più fatto ritorno a casa, ha finito per sempre di sognare e progettare il suo futuro».
Parole toccanti che non hanno lascito indifferente il Presidente Mattarella che ha dato incarico alla sua segreteria di telefonare a mamma Monica per farle sapere che il Capo dello Stato ha letto il suo scritto e che, come le altre volte che si sono scritti o sentiti al telefono, ha provato una forte emozione. «Dalla Segreteria del Presidente mi è stato detto che Mattarella ricorda con tristezza quello che è successo a Mattia e segue l'evoluzione processuale della vicenda – ha spiegato Monica Michielin, aggiungendo che -. Il Capo dello Stato aveva piacere far arrivare alla famiglia la sua vicinanza e complimentarsi per tutto quello che stiamo facendo non solo per nostro figlio, ma per questa strage senza fine che attanaglia il Paese. Quindi ha mandato un caloroso abbraccio in particolare a me in quanto mamma, a tutta la famiglia e a tutti i membri dell'Associazione in memoria di Mattia». Monica ha concluso il resoconto di questa importante telefonata dal Quirinale ricordando che la prossima udienza del processo a carico della ditta per cui lavorava Mattia, sarà il 13 gennaio 2025 alle ore 9.00 al Tribunale di Treviso e si protrarrà per l'intera giornata. La telefonata dal Quirinale è giunta lunedì mentre ieri sera, mercoledì 27 novembre, dalla segretaria della Premier Meloni è arrivata la risposto a una lettera inviata da mamma Monica. «Mi ha manifestato la sua vicinanza – ha spiegato Monica Michielin - e ha citato una serie di iniziative, per fare in modo che questa strage di lavoratori abbia fine!».
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