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25 aprile 2024

Nord-Est

La rabbia di Zaia per la "movida": "In 10 giorni vedo i contagi, se aumentano chiudiamo bar, ristoranti e spiagge"

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La rabbia di Zaia per la

Tanti ragazzi con lo spritz in mano, ma tutti senza mascherina. Distanziamento sociale di pochi centimetri, folla davanti ai bar e voglia di eccessi. Nei video della 'movida' esplosa ieri sera nelle piazze di Padova, il giorno del ritorno alla quasi-normalità, si vede addirittura un ragazzo che a tre metri da terra fa la 'ruota' sul tirante in ferro di un portico.

 

Immagini di un 'libera tutti' visto anche in altre città del Veneto, come Treviso, e che ha fatto infuriare il governatore Luca Zaia, che finora aveva portato i giovani veneti in palmo di mano, perchè più attenti degli adulti al rispetto delle norme anti-contagio.

 

Così, nella quotidiana conferenza stampa sull'andamento del Covid, è sbottato: "Ci sono arrivate decine di foto e video dei centri delle nostre città con movida a cielo aperto. Non ho nulla contro la festa, ma divieto di assembramenti e l'uso della mascherina sono la conditio sine qua non, i salva vita per la tutela dei cittadini".

 

Poi l'avvertimento: "in 10 giorni io li vedo i contagi: se aumentano richiuderemo bar, ristoranti, le spiagge, e torneremo a chiuderci in casa con il silicone". Ad amico che gli aveva girato una gallery fotografica con tanti giovani intenti a bere senza traccia di protezioni al collo, Zaia ha detto di aver risposto: "'li aspetteremo davanti alle porte dell'ospedale'".

 

"Molti di costoro - ha osservato il governatore - sono gli stessi che poi fanno la morale sui social. Il loro senso civico è zero. Almeno abbiano rispetto per le 1.820 persone che hanno perso la vita".

 

A Padova c'è scappato anche l'arresto. Quello di un 23enne che ha reagito con spinte e offese ai Carabinieri intervenuti all'una di notte per sciogliere l'assembramento davanti ad un bar di Piazza dei Signori. Quello dello spritz è un rito che, prima del Covid, ha sempre richiamato migliaia di studenti nelle piazze del centro storico cittadino. Un'invasione festosa e caotica che, per adesso, non sarà più possibile nei numeri di prima. Il sindaco, Sergio Giordani, ha espresso un giudizio molto severo: "quello che è successo ieri è inammissibile - ha detto - Abbiamo fatto una campagna su mascherine, distanze di sicurezza, igienizzazione, ora non mi resta che dire: attenzione perché chi sbaglia paga".

 

Sulla stessa riga il prefetto, Renato Franceschelli: "ieri sera abbiamo assistito a esternazioni di cretineria diffusa che non saranno più ammesse, le forze dell'ordine faranno tutti gli approfondimenti del caso e i locali che non in grado di assicurare le norme anti-Covid verranno sanzionati". Tra l'altro, il bar in Piazza dei Signori davanti al quale si è creata la mini-ressa era già stato multato. "Sono in corso nuovi accertamenti - ha spiegato Giordani - Chi non rispetta le regole può chiudere fino a trenta giorni".

 



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