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25 aprile 2024

Vittorio Veneto

Il raduno della memoria

Domenica a Vittorio Veneto il 34° Raduno Nazionale del Fante

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Il raduno della memoria

VITTORIO VENETO - “Il raduno della memoria”. È stato definito così, dal presidente del Veneto Luca Zaia, il 34° Raduno Nazionale del Fante che Vittorio Veneto ha ospitato stamane, domenica, richiamando fanti da tutta Italia. A sfilare con loro, simbolicamente, c’erano anche i caduti della Grande Guerra delle 116 brigate di fanteria, corpo che patì il maggior numero di morti.

 

Alle 9 è iniziato l’ammassamento per le vie di Serravalle. Dopo gli onori alla bandiera, il via della sfilata conclusosi intorno alle 12.30. Sul palco in piazza del Popolo numerose autorità, dal sindaco di Vittorio Veneto Roberto Tonon al presidente del Veneto Luca Zaia. “Quasi 480mila caduti faranno ingresso nella loro città, definita città santa – ha detto il sindaco Tonon -. Una città vestita di festa. La fanteria è al servizio permanente del Paese e così deve essere anche la politica”. “Ricordiamo coloro che a Vittorio Veneto non sono mai arrivati – ha affermato Zaia -, i fanti per noi sono simbolo di altruismo e obbedienza”. Il presidente nazionale dell’Associazione del Fante, Gianni Stucchi ha ricordato quei “ragazzi che si sono sacrificati perché noi potessimo avere una patria”. “Oggi – ha aggiunto il generale Paolo Serra – vedremo sfilare gli eredi di quelle 116 brigate”. In apertura è stato letto il messaggio di saluto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

Intorno alle 10 i primi striscioni, a ricordo delle 116 brigate e dei loro caduti, hanno iniziato ad arrivare in centro, passando davanti al palco delle autorità. Attorno a loro una folla di vittoriesi e spettatori che con gli applausi hanno fatto sentire la propria vicinanza. Tra gli striscioni anche quello a memoria di tutti i militi ignoti, oltre a quello di Maria Bergamas dedicato a tutte le mamme dei fanti che combatterono la Grande Guerra.

 

Un Raduno che ha superato le nostre aspettative – il bilancio finale tracciato da Stucchi -: a sfilare tutte le 480 sezioni per complessivi 15mila fanti arrivati da Sardegna, Puglia, Toscana, Campania e dal resto d’Italia. Vittorio Veneto ci ha dato un’accoglienza eccezionale, ci siamo sentiti a casa”. Al termine, intorno alle 12.30, il passaggio della bandiera dal sindaco di Vittorio Veneto a quello di Bergamo che, nel 2020, ospiterà il prossimo raduno nazionale.

 

Sul fronte sicurezza e ordine pubblico, la manifestazione si è svolta regolarmente.

 

La sfilata di oggi era stata preceduta ieri, sabato, da altri momenti celebrativi. Al mattino, al museo della Battaglia, il Comune di Vittorio Veneto ha consegnato la cittadinanza onoraria alla Brigata Sassari e i reggimenti di fanteria Aosta, Bari e Torino, mentre nel pomeriggio in piazza del Popolo il vescovo Corrado Pizziolo ha celebrato la messa al campo. Al termine è stata inaugurata la struttura commemorativa in piazza Medaglie d'Oro, dedicata alle 116 brigate di fanteria che combatterono la Grande Guerra.

 

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