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16 gennaio 2025

Treviso

Ragazzo aggredito e ferito in centro a Treviso: fermate due ragazze

Conte: "Controlli a tappeto contro la droga". Intanto migliorano le condizioni del 22enne ferito

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

aggressione  via Castelmenardo

TREVISO - Il ragazzo 22enne che ieri sera, giovedì 12 dicembre, è stato aggredito e brutalmente ferito all’altezza del collo con una bottiglia rotta in centro a Treviso si trova ricoverato all’ospedale Ca' Foncello ancora in prognosi riservata ma le sue condizioni sono in lieve miglioramento. L’equipe medica, come ha riferito l’Ulss2 questa mattina, è riuscita a stabilizzarlo e ora pare che il ragazzo si possa riprendere.


Intanto continuano le indagini per fare chiarezza sulla rissa con aggressione avvenuta in via Castelmenardo tra gruppi di ragazzi e ragazze, alcuni dei quali minorenni. Al momento sarebbero due le ragazze, di 17 e i 19 anni, fermate dalla Questura di Treviso per tentato omicidio, come ha riferito il sindaco Mario Conte.
“La Questura sta lavorando per approfondire le dinamiche e le motivazioni che hanno portato a questa a questa situazione drammatica perché c'è una persona che sta lottando tra la vita e la morte e ci sono tre ragazze fermate dalla Questura, quindi rimaniamo in attesa”, le parole del sindaco Conte che ha annunciato un imponente giro di vite con controlli a tappeto in città e una decisa lotta contro la droga, con la collaborazione delle forse dell’ordine, dell’Ulss2 e dei Comuni vicini.

“Il filo conduttore pare essere abbastanza chiaro ed è legato al mondo della droga sia consumata sia lo spaccio e quindi credo sia una situazione che va affrontata con determinazione perché quello che abbiamo visto ieri mi ha lasciato davvero grande amarezza. È una situazione che fa male, che va affrontata con grande serietà. In queste ore - continua Conte - sono in contatto con il Questore, la dottoressa Simone che ringrazio, ma nelle prossime ore ci incontreremo anche per mettere a punto un'azione molto forte di contrasto alle droghe”.

“Chiederemo il coinvolgimento delle scuole, chiederemo il coinvolgimento delle famiglie perché la droga è uno schifo che crea dei danni, come in questo caso, molto gravi, ti può togliere la vita, ti può mettere nella condizione di toglierla gli altri. Il tutto per delle sostanze stupefacenti che sono devastanti. L’abbiamo sempre fatto ma da oggi con ancora più convinzione parte una battaglia contro le droghe”. “La droga è droga, la droga uccide, la droga fa male, la droga ti fa perdere il controllo, la droga crea delle situazioni che ti possono poi rovinare per sempre la vita e quindi da oggi comincia una battaglia forte contro queste sostanze” ribadisce il primo cittadino.

C’è un problema di spaccio in città? "Evidentemente sì, non è un problema solo di Treviso, è un problema generalizzato che riguarda un po' tutti i centri urbani, soprattutto le città più grandi che diventano poi catalizzatore delle frequentazioni di questi ragazzi”. "Io non sono qui né per scaricare le responsabilità né per puntare il dito, mi interessa però lavorare per cercare di risolvere la piaga della droga, delle dipendenze, lo dobbiamo fare tutti con un maggior controllo sociale”.

 

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