Raid in casa, cinque Sinti a processo
I fatti risalgono al 2006, colpite famiglie tra Cordignano e Cimadolmo
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CIMADOLMO – Raffica di Furti tra tra Cordignano e Cimadolmo, alla sbarra una banda composta da cinque Sinti. Per il p.m. sarebbero loro i responsabili dei raid.
Secondo l’accusa, i cinque colpivano in case abitate da anziani spacciandosi per tecnici della luce o dell’acqua. Chiedevano di poter verificare il contatore e riuscivano ad esntrare in abitazione.
Poi chiedevano ai malcapitati di controllare alcune banconote per verificare se si trattasse di falsi.
Verificavano dunque dove era nascosto il denaro e colpivano. I fatti risalgono al 2006: i cinque arrivarono dal Piemonte.
A lanciare l’allarme era stata una coppia di anziani raggirata. Ora processo al via.