“Da parte dell’imam imporre la sua volontà di capo spirituale a noi cristiani, ad una recita di bambini dell’asilo, è stata una forzatura e rappresenta per quanto mi riguarda un’offesa. Lasciamo i bambini alle loro cose e ricordiamoci tutti che siamo a Conegliano, Italia”. Giovanni Bernardelli, capogruppo della Lega Nord-Liga Veneta, commenta così le parole dell’imam di Treviso e Vicenza che è intervenuto in merito alla recita di Natale in fase di preparazione da parte della scuola dell’infanzia Umberto I. L’asilo è frequentato da molti bambini islamici e alcuni genitori hanno deciso di non aderire all’iniziativa. L’imam Kamel Layachi ha affermato che anche in questa situazione ci si deve aprire al dialogo interculturale ed interreligioso, inserendo nella recita anche Maometto. “Forse ha dimenticato che si trova in Italia e, di conseguenza, dovrebbe quanto meno rispettare un po’ di più le nostre usanze, i nostri costumi e soprattutto la nostra religione _ aggiunge Bernerdelli _ Gesù, la sua figura spirituale, non ha mai offeso nessuno ed è universalmente riconosciuta nel mondo come simbolo di pace e fratellanza”. “E’ una scuola cattolica, giusto fare la recita sul Natale e giusto che i musulmani partecipino _ afferma Luca Zaia, vicepresidente della Regione _ parlando di Gesù e non di Maometto”.