(di Rosanna Codino)

VENEZIA, 3 MAG - Far cambiare pagina al Veneto dopo vent'anni di governo del centrodestra, partendo dagli errori, come quelli fatti dalla precedente giunta di Venezia: è la sfida che ha portato oggi Matteo Renzi a Mestre per sostenere la candidatura di Alessandra Moretti alle regionali e quella di Felice Casson alle comunali di Venezia.

Il premier avrebbe dovuto essere in città già due settimane fa ma la tragedia dei migranti nel canale di Sicilia all'ultimo momento aveva cancellato la sua presenza. Dopo l'appuntamento elettorale, Renzi si è recato a Marghera per l'inaugurazione del Padiglione Aquae nell'ambito dell'Expo. La contrapposizione alla Lega e a Luca Zaia è tornata più volte nelle sue parole. Dall'invito agli imprenditori a non ascoltare le promesse di chi vuole l'uscita dall'euro, di chi gioca "la carta dei distinguo, di uscire dall'Europa pensando che il futuro sia uscire dall'Euro". "Per andare dove?" ha chiesto polemicamente Renzi, spiegando poi di non aver voluto criticare la sanità della regione, oggetto di un acceso botta e risposta con Zaia, ma espresso solo l'auspicio "di qualche direttore di Asl in meno", pur riconoscendo "gli standard di efficienza" offerti agli assistiti.

"Con un centrodestra dissolto, ostaggio di un populismo becero e pericoloso come quello di Matteo Salvini - ha ripetuto Moretti - tocca a noi assumerci insieme la responsabilità di cambiare questo Paese". Gareggiare con Zaia ad armi pari, ha sostenuto l'ex europarlamentare, "sembrava impossibile quando siamo partiti. Ora l'impossibile è diventato davvero possibile. Ora è arrivato il momento di dar voce alla speranza e alla buona volontà - ha ribadito - contro la paura e l'insicurezza con cui pensano di guadagnare voti Zaia e Salvini".

Renzi ha ammesso che a Venezia, governata dal centrosinistra e sotto la tutela nell'ultimo anno di un commissario prefettizio, il Mose è stata la cartina di tornasole per comprendere gli errori del recente passato. "Cambiamo in Comune - ha rilevato - perché abbiamo fallito". Lo sfidante alla poltrona che fu di Giorgio Orsoni ha affrontato anche il tema delle grandi navi da crociera davanti a San Marco. "Sono favorevole - ha sottolineato Casson - a progetti alternativi a quelli dello scavo di un grande canale in laguna".