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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

REVINE SI FERMA PER RENDERE ONORE A TUCCILLO

Domenica alle 11 cerimonia pubblica a Lago

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

REVINE SI FERMA PER RENDERE ONORE A TUCCILLO

VITTORIO VENETO/REVINE LAGO - Tanta la commozione che si respirava ieri mattina, martedì, ai funerali di stato del caporal maggiore capo Gaetano Tuccillo, morto in Afghanistan.

Monsignor Pelvi, nella sua omelia, si è rivolto alla giovane moglie, Evelyn, e ai genitori del soldato: «Non vi lasceremo soli, con noi - ha affermato in una gremita basilica di Santa Maria degli Angeli - pregano oggi tutte le famiglie dei nostri caduti, che vogliamo ricordare uno ad uno».

Terminate le esequie pubbliche, alla presenza delle cinque massime autorità dello stato, il feretro del giovane soldato è partito alla volta di Nola, sua terra d'origine, dove nel pomeriggio si sono svolti i funerali in forma privata.

A Revine, ieri, martedì, lutto cittadino: sarracinesche abbassate e strade quasi deserte tra le 11 e le 12, in concomitanza con i funerali di stato; bandiera listata a lutto fuori dal municipio e presso il monumento ai caduti di Lago.

Il paese, ieri, si è fermato per unirsi al dolore di Evelyn che da alcuni anni abitava nella frazione di Lago. Il sindaco, Battista Zardet, ha seguito la diretta dei funerali in un maxi schermo allestito in un locale pubblico. «Domenica alle 11 presso la chiesa parrocchiale di Lago - fa sapere il primo cittadino - si terrà la cerimonia pubblica a ricordo di Gaetano Tuccillo». Al momento di commemorazione saranno presenti le autorità civili e militari e forse anche la moglie Evelyn.

Intanto anche il vescovo della diocesi di Vittorio Veneto, mons. Corrado Pizziolo, ha voluto esprimere la sua vicinanza ai famigliari di Gaetano Tuccillo e, in particolar modo, alla moglie Evelyn che conobbe lo scorso anno, nella notte di Pasqua, quando in cattedrale celebrò il suo battesimo.

«Desidero manifestare il mio dolore per la tragica scomparsa, in Afghanistan, del caporal maggiore Gaetano Tuccillo, originario di Palma Campania, ma residente nella nostra diocesi. La sua morte, avvenuta nel compimento del suo dovere, è - afferma mons. Pizziolo - un esempio luminoso di responsabile e generosa dedizione alla missione di garantire la pace in una regione martoriata dalle divisioni e dai conflitti.

Esprimo la mia sincera vicinanza a tutta la famiglia di Gaetano, in particolare alla moglie Evelyn che ho conosciuto recentemente, in occasione del suo ingresso nella chiesa cattolica. Mi unisco ai sentimenti di cristiana solidarietà che sta vivendo la parrocchia di Lago e assicuro la mia preghiera di suffragio per Gaetano e di consolazione per tutti i suoi familiari».


 

 


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