"Per la riapertura della strada del Praderadego ci vorranno ancora molti mesi"
Lo sostiene il consigliere regionale del Pd Zanoni
FOLLINA - “Per la riapertura della strada del Praderadego ci vorranno ancora molti mesi e per i fondi necessari occorrerà rivolgersi a Roma, perché per la Regione non è una priorità. L’ultimo crollo è dell’ottobre 2020, per la messa in sicurezza potrebbe non bastare tutto il 2021. È un problema serio per la mobilità tra le province di Treviso e Belluno, ma la giunta Zaia e la maggioranza leghista la pensano diversamente, visto che non è stato tirato fuori un solo euro per aiutare il comune di Follina”.
Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico, torna sul caso della strada chiusa al traffico veicolare e pedonale da metà ottobre, dopo una grossa frana, la seconda nel giro di un anno. Nel 2019 è stato coinvolto il versante Cal de Moi. Qualche mese fa, invece, è toccato a Val Corin.
“Fortunatamente i crolli non hanno coinvolto persone, ma la messa in sicurezza e la successiva riapertura sono una priorità assoluta – sostiene Zanoni -. Il Comune ha stimato il costo in almeno 700mila euro, una cifra enorme per una piccola comunità, e ora ha annunciato che parteciperà ai bandi ministeriali per la messa in sicurezza idrogeologica del territorio, sperando che l’iter si concluda entro l’anno; sono tempi lunghissimi”.