Mogliano - Riapre il centro di cultura Brolo: fino ai primi di agosto la struttura museale moglianese ospiterà gli scatti più suggestivi dedicati al vino per la mostra Wine Photo.

Il centro culturale aveva chuso all’inizio di quest’anno a causa di un giro di vite imposto dal commissario mIchele Campanaro che aveva imposto tagli un po’ dappertutto.

La crisi economica e la cronica mancanza di fondi, unita al commissariamento del comune, aveva reso improcrastinabile la decisione del commissario. Pertanto, come specificato in comune, si è pensato di rilanciare questo spazio dedicato alle attività culturali.

Con il tema «Uomini, Bestie ed Eroi: luoghi e storie del bere», l’edizione di quest’anno del concorso sostenuto dall’azienda vinicola Balan ha già coinvolto un centinaio di visitatori nella mostra-evento allestita a villa Zoppolato.

Diego Orlando, anima artistica del premio, ha già annunciato il tema per il 2010: sarà un'esplorazione della convivialità domestica in tutto il mondo. E il lato gioioso del bere dovrà per forza emergere.

La stessa immagine della Taylor-Lind vede il bere come pensiero e riflessione, uno se lo immagina perché quei secchielli pieni di mele, appoggiati a una casa di campagna, portano la mente al sidro, alla cultura contadina, alla festa, a un uso corretto dell'alcol.

Quanto alla mostra attuale, sarà ospitata dal 18 al 30 luglio al Brolo, centro d'arte e cultura in via Rozone e Vitale, sempre a Mogliano Veneto.

Inaugurato il 19 febbraio 2000, il Centro d'Arte e di Cultura Brolo è stato progettato e realizzato dal Comune di Mogliano Veneto attraverso la ristrutturazione di due edifici, adiacenti la millenaria abbazia benedettina di Santa Maria Assunta, una tra le più importanti nel territorio compreso tra Treviso e Venezia.

Quest'area a sud-ovest della chiesa, denominata nelle antiche piante "bruolo" o "brolo", costituiva lo spazio dell'Abbazia adibito a orto e frutteto. Per il nuovo complesso espositivo, ristrutturato con finalità culturali grazie ai fondi speciali collegati al Giubileo, si è voluto riprendere dunque il nome dell'antico orto.

La nascita di questo nuovo centro espositivo risponde all'esigenza di dotare la città di un'istituzione permanente atta a promuovere una politica culturale d'alto livello, lavorando in sinergia con le molteplici istituzioni e i tanti soggetti, pubblici e privati, che operano nel territorio e fuori.

 

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