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25 aprile 2024

Nord-Est

Riciclaggio, mancato versamento delle imposte e fatture false: denunciato imprenditore

I Finanzieri hanno eseguito 8 perquisizioni domiciliari nei confronti dell’amministratore di una società di calzature e abbigliamento: sequestri per 600mila euro

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

ROVIGO - I Finanzieri del Comando Provinciale di Rovigo, al termine di indagini di polizia giudiziaria nei confronti di una società operante nel settore della vendita di calzature e abbigliamento, in data 22 settembre hanno eseguito otto perquisizioni domiciliari nei confronti dell’amministratore, di sette unità locali ubicate tra Bologna e Rimini e al sequestro di valori tra beni e denaro contante per circa 600.000 euro.

Gli accertamenti hanno interessato una società riconducibile a un imprenditore straniero operante in provincia di Rovigo e con numerose unità locali in Bologna e lungo la costa Romagnola, il quale, a fronte di dichiarazioni dei redditi correttamente presentate, ometteva di versare le relative imposte. Il denaro illecitamente risparmiato veniva reinvestito nella società consentendo così l’apertura di diverse sedi in altre province.
Attraverso la meticolosa ricostruzione della contabilità dell’azienda, i finanzieri sono giunti a determinare non solo una consistente evasione di imposta pari a 600 mila euro, ma anche l’utilizzo di fatture false che consentivano l’abbattimento del reddito e quindi delle conseguenti imposte che comunque non venivano versate.

E’ stato così denunciato l’amministratore - un cittadino di origini pakistane - per aver fatto uso di fatture false, aver omesso il versamento delle imposte dovute (avendo superato le soglie previste dalla legge pari a 250.000 euro per ciascun periodo di imposta) - oltre che per il reato di auto-riciclaggio. Contestualmente, è stata avanzata richiesta all’Autorità Giudiziaria di sequestro diretto o per equivalente dei beni dell’azienda al fine di ristorare il debito verso l’Erario.
Su decreto della Procura della Repubblica cittadina, dall’alba di ieri, pertanto, i finanzieri, oltre ad aver perquisito l’abitazione bolognese dell’imprenditore indagato e le unità locali, hanno dato corso al sequestro preventivo, disposto dal GIP presso il Tribunale di Rovigo, a seguito del quale sono stati sequestrati denaro contante per oltre 34.173 euro rinvenuti presso le unità locali, disponibilità sui conti correnti per circa 64.966 euro, quattro veicoli commerciali, un immobile commerciale ubicato in Bologna del valore di 150.000 euro, quote societarie e titoli autorizzatori fino a concorrenza dell’importo indebitamente sottratto allo Stato.
 

 



Gianandrea Rorato

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