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25 aprile 2024

Treviso

RICICLARE AL 100%? E’ POSSIBILE

A Vedelago un impianto trasforma il secco in materia prima

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Treviso - Bottiglie di plastica per colorare i tessuti, granulati derivati dal rifiuti secchi per produrre sedie e bancali, avanzi della cena che diventano concime. Riciclare al 100% i rifiuti è possibile. A dirlo, sono "iGrilli", meet-up di Treviso.

I fan di Beppe Grillo, da sempre iperattivi sul fronte delle tematiche ambientali, hanno realizzato un’inchiesta-denuncia sui costi dello smaltimento dei rifiuti a Treviso e sulle possibilità di riciclo pressoché totale che offre il Centro Riciclo di Vedelago.

“Il costo per lo smaltimento dei rifiuti nel Comune di Treviso è quanto meno anomalo – dicono “iGrilli” -. Per una famiglia di cinque persone, l’importo varia da 300 a 350 euro”. Chi svolge il compito e incassa e gestisce i soldi è la TrevisoServizi, compartecipata di Ca’ Sugana guidata da Mirco Visentin, consigliere comunale della Lega.

“Ogni anno i trevigiani – proseguono i seguaci di Beppe Grillo - esborsano 11 milioni e 400 mila euro solo per il servizio di asporto rifiuti”. Ma dove finiscono i rifiuti trevigiani? Vengono presi in consegna dalla Contarina, che trasforma il secco non riciclabile in cdr, combustibile da rifiuto che viene incenerito per produrre energia. Il secco, in sostanza, viene considerato dal Comune come un materiale non riciclabile.

Eppure, a una manciata di chilometri dal capoluogo, a Vedelago, esiste il Centro Riciclo, una struttura all’avanguardia in grado di trasformare il non riciclabile in riciclabile. “Nel secco – spiega la direttrice del Centro, Carla Poli - ci sono materiali da recuperare il ferro e l’alluminio; il resto, lo trasformiamo in un granulato che viene utilizzato nelle industrie come materia prima seconda, per realizzare bancali, dissuasori di velocità, ma anche le sedute delle sedie”. Per la Poli non esistono i rifiuti, ma solo materiali da trasformare.

Il Comune di Montebelluna già da anni riversa i suoi rifiuti secchi, raccolti col porta a porta spinto, a Vedelago. Da quando è passata dalla differenziata con cassonetti al porta porta, e al relativo conferimento al Centro di Vedelago e in centri di compostaggio, l’amministrazione ha abbattuto i costi di 320 mila all’anno. Soldi risparmiati per i cittadini, che si sono ritrovati nella cassetta della posta bollette più leggere.

“Riciclare – prosegue la Poli – fa risparmiare i costi di incenerimento e di discarica”. “La Tia a Treviso – sostengono "iGrilli” – si dimezzerebbe, almeno”.

Giusto pochi giorni fa, il 18 ottobre, il consigliere comunale Borrelli, assieme al presidente di TrevisoServizi, ha presentato al cda e ai tecnici della società partecipata il Centro Riciclo Vedelago. Il no della TrevisoServizi alla raccolta porta a porta è noto da tempo, in quanto “impraticabile” in una città come Treviso. Però in quell’occasione si è giunti a un accordo.

Il Centro di Vedelago si è impegnato a presentare un progetto per la gestione totale di tutte e 19 le scuole comunali, e un altro che riguardi invece la separazione e perciò la raccolta differenziata dei pannolini negli istituti (asili, centri anziani, case di riposo) che ne fanno più uso.

“Personalmente – spiega David Borrelli - credo che non si possa, allo stato attuale, andare oltre questi progetti, lo ritengo un primo importante passo a tutela dell’ambiente”. Il primo passo, insomma, è stato fatto.

 

In foto: il Centro Riciclo di Vedelago e Carla Poli mentre spiega il  riciclo

 

Vedi il video denuncia de "iGrilli"di Treviso

Per saperne di più sulla gestione dei rifiuti

Carla Poli del Centro riciclo di Vedelago

 


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