E' un luogo simbolico, il Teatro Comunale di Treviso, chiuso al pubblico per la pandemia (ma uno dei luoghi della ricca proposta online del Teatro Stabile del Veneto), ad ospitare la diretta streaming del primo incontro per il 2021 di ComprenderexCambiare, il ciclo di alta formazione di Assindustria Venetocentro alla sua ottava edizione.
Lunedì 19 aprile, alle 17.00 sarà Denise Archiutti, delegata alla Cultura d’impresa dell’Associazione ad aprire la riflessione su come ‘Ricostruire’ (questo il filo conduttore dell’incontro) durante e dopo la pandemia. Con lei, Alberto Felice De Toni Presidente Fondazione CRUI Conferenza Nazionale dei Rettori delle Università Italiane, Gregorio De Felice Chief Economist Intesa Sanpaolo. Seguirà il contributo, nell’ambito del Think tank promosso su questo tema dal Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici di AVC presieduto da Ruggero Targhetta, di Alberto Baban Presidente VeNetWork Spa, Eleonora Di Maria Professore di Economia e Gestione delle Imprese Università degli Studi di Padova, Daniele Marini Professore di Sociologia dei Processi Economici Università degli Studi di Padova, Roberto Masiero Professore di Storia dell’Architettura Università IUAV di Venezia, Alessandro Minuto Rizzo Ambasciatore, Presidente Nato Defense College Foundation, Silvia Oliva Ricercatrice senior Fondazione Nord Est. Le conclusioni sono affidate al Presidente di Assindustria Venetocentro Leopoldo Destro. Animerà e stimolerà il confronto Alessandro Garofalo e non mancheranno le performance del sassofonista Pietro Tonolo.

«La pandemia da Covid-19 ha evidenziato la fragilità di molti sistemi: dalle amministrazioni pubbliche, alla sanità, agli stessi governi - dichiara Leopoldo Destro -. In un contesto drammatico come questo l’industria ha rappresentato uno dei pochi “sistemi” dimostratosi capace di reggere un urto tanto violento, quanto inatteso. Anche il Veneto e il Nord Est hanno pagato un tributo elevato e ora devono misurarsi con una triplice sfida: i ritardi del Paese, gli effetti diretti e indiretti prodotti dalla pandemia da Covid-19 e la forza dirompente dell’inarrestabile Quarta Rivoluzione Industriale. L’idea di sistema locale che si intende ri-costruire diventa così l’elemento centrale di un’ormai indispensabile strategia di sviluppo prevista con il Piano nazionale di ripresa e resilienza e il Next Generation EU. Sfide complesse, che richiedono visioni integrate e capacità di mobilitare il pubblico e il privato all’interno di una visione di lungo periodo. È il momento di impegnarsi per creare un’Italia non solo valorosa nel resistere, ma pronta a ricostruire, nel pubblico e nel privato, perché capace di sognare il proprio futuro».

Comprendere x Cambiare offre l’opportunità di mettere a confronto molteplici saperi e percorsi professionali per offrire, in modo innovativo, una ‘contaminazione’ che crei nuovi sguardi sul futuro, per la crescita personale e nelle imprese. Ricostruire è la parola d’ordine di questa lunga fase segnata dalla pandemia, di cui la campagna vaccinale in corso fa intravedere una possibile uscita, con l’interrogativo di come guidare le profonde discontinuità che si sono prodotte.

«Abbiamo voluto essere presenti in un luogo ‘fisico’, una sede prestigiosa come il Teatro Comunale Del Monaco di Treviso, che da alcuni mesi è purtroppo chiuso al pubblico pur proseguendo un’importante proposta online di spettacoli con il Teatro Stabile del Veneto - dichiara Denise Archiutti -. Siamo qui per esprimere vicinanza e solidarietà a chi opera nel mondo della cultura con l’auspicio di ritornare presto ad applaudire il loro lavoro. Auspichiamo anche di riprendere presto in presenza gli appuntamenti associativi, come quelli, molto partecipati, di ComprenderexCambiare. Ben 15mila persone sono intervenute complessivamente agli appuntamenti delle precedenti edizioni e almeno 10mila sono stati annualmente i contatti nella piattaforma internet dedicata. La discontinuità indotta da questa pandemia globale, di cui ancora non si vede la conclusione, rende se possibile ancora più necessario e attuale ‘comprendere’ e ‘cambiare’ per seguire le trasformazioni accelerate che stiamo vivendo»