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28 marzo 2024

Nord-Est

Rifiutano i soccorsi e stanno 3 giorni appesi alle Tre Cime, i due alpinisti rischiano un conto salato

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Rifiutano i soccorsi e stanno 3 giorni appesi alle Tre Cime, i due alpinisti rischiano un conto salato

Potrebbero dover pagare un maxi-conto per le spese del soccorso (fino a 7.500 euro) i due alpinisti spagnoli salvati sulle Tre Cime di Lavaredo, dopo aver rifiutato due volte l'aiuto del 118. Le norme regionali prevedono che i costi dell'intervento in montagna, per chi è rimasto illeso, e a maggior ragione per chi si è messo volontariamente in una situazione a rischio, sia a carico dell'utente.

 

La parcelle, dato che l'elisoccorso vale 90 euro al minuto, può arrivare a un massimo di 7.500 euro. I costi li fissa delibera regionale del settembre 2011. Non c'è alcun costo (perchè a carico del servizio sanitario) se la persona soccorsa è affetta da patologie, o resta ferita e viene portata in ospedale.

 

Ma se l'alpinista è finito nei guai volontariamente, e una volta soccorso non ha riportato un graffio, può dover sborsare di tasca propria il costo del salvataggio. Si va dai 200 euro del diritto di chiamata della squadra di soccorritori (altri 50 per ogni ora aggiuntiva), fino ai 90 euro per ogni minuto di elicottero. La fattura non è determinata nell'immediato, ma è decisa dal medico dell'unità sanitaria di riferimento per il 118 di quel territorio, una volta analizzate le relazioni sanitarie e quelle del Soccorso alpino.

 



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