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23 aprile 2024

Treviso

Rifiuti: ecco perchè costano di più

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Con una delibera di fine anno la Giunta comunale ha prorogato per altri sei mesi l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti urbani a CIT/SAVNO, mantenendo invariato l’attuale sistema di gestione. Il gruppo consigliare del Partito Democratico ha elaborato i dati di spesa sulla gestione cittadina dei rifiuti e ha stimato quali sono i maggiori costi che i cittadini devono pagare, secondo loro, "per l’incapacità di questa maggioranza a decidere per il cambiamento". "Tutti i gruppi consiliari di opposizione avevano presentato in settembre una mozione per impegnare la Giunta a passare al sistema di raccolta porta a porta dei rifiuti urbani proprio per evitare ulteriori aumenti delle bollette oltre che per rendere più pulita la città _ spiega Paolo Giandon, capogruppo del PD _  la mozione era stata respinta dalla maggioranza nonostante l’assessore Toppan si fosse dichiarato favorevole alla proposta. Adesso però, dopo aver visto il Piano Finanziario 2007 predisposto da CIT/SAVNO per il comune di Conegliano, possiamo dire che se si fosse per tempo passati al sistema di raccolta porta a porta per tutte le frazioni recuperabili si sarebbero spesi complessivamente circa 788.000 € in meno per sommatoria dei seguenti importi:

- 120.000 € in meno per il trattamento della FORSU, per effetto di una riduzione delle quantità conferite; si sarebbe potuti passare dagli attuali 114 kg/abitante/anno ad almeno 80 kg/abitante/anno (la media del TV1 è di 67,4 kg/abitante/anno) per un totale di 2.840 t/anno di FORSU prodotta, che moltiplicate per il costo unitario di 97,5 €/t, fa un costo complessivo di 2.840x97,5=276.900 € anziché 395.650 che risultano dal Piano Finanziario;

- 250.000 € in meno per il dimezzamento della frequenza di raccolta del rifiuto secco, da 2 volte a 1 volta la settimana, come è previsto in tutti i comuni della provincia in cui si fa la raccolta porta a porta; quindi anziché 511.159 € se ne sarebbero spesi 261.000 risparmiandone 250.000;

- 138.660 € in meno perché non sarebbe più necessaria la pulizia delle piazzole ecologiche che verrebbero eliminate;

- 280.000 € in meno per una riduzione del 30% di produzione del secco per effetto di un azzeramento degli scarti da trattamento delle frazioni recuperabili (infatti le frazioni dal sistema porta a porta sono molto più pulite e con meno scarti rispetto ai rifiuti da campane) e dei residui dalla pulizia delle piazzole, per una maggior differenziazione dovuta al sistema porta a porta e per un riequilibrio tariffario tra costi sostenuti dalle utenze domestiche e non domestiche (adesso le utenze domestiche producono il 28% del secco e pagano per il 55%, noi proponiamo che ciascuna categoria paghi in proporzione a quanto produce); si ritiene cioè possibile passare dagli attuali 125,7 kg/abitante/anno agli 86,3 kg/abitante/anno, avendo quindi una riduzione del costo di smaltimento del secco dagli attuali 895.000 € a 615.000 € circa, con un risparmio di 280.000 €.

Se anche l’attivazione del sistema di raccolta porta a porta per tutte le frazioni recuperabili (cambiamento per umido, carta e multimateriale, mentre verde e cartone sono già adesso domiciliari) dovesse comportare un maggiore costo pari a 400.000 € _ conclude Giandon _  resterebbe comunque un risparmio quantificabile a regime tra i 350 e i 400.000 €/anno (pari a 10-12 €/abitante/anno)". L'opposizione chiederà ancora alla Giunta di tornare sulle proprie decisioni e di modificare il sistema di raccolta al più presto per evitare che la bolletta rifiuti 2008 sia ancor più salata di quella del 2007.

 



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