Rifornivano gli spacciatori in Trentino, tra gli arrestati anche un operaio di Vittorio Veneto
L'operazione è andata a segno ieri: 24 gli arrestati, 120 i Carabinieri impegnati
VITTORIO VENETO - Un 52enne operaio residente a Vittorio Veneto è tra i ventiquattro arrestati dell’operazione antidroga messa a segno ieri dai carabinieri di Trento.
Il sodalizio criminale riforniva le piazze trentine con eroina, cocaina e hashish. Le indagini si sono avvalse di intercettazioni e pedinamenti: 43 gli episodi di spaccio contestati.
Il sodalizio di grossisti della droga riforniva gli spacciatori su Trento, Rovereto, i territori dell'Alto Garda, dell'Alto Adige e della Valsugana.
Alle prime ore di martedì primo dicembre, sono stati eseguiti gli arresti da parte di 120 carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Trento.
Le indagini dell'operazione denominata «Maestro», seguite dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica del Tribunale di Trento, sono state condotte tra settembre del 2019 e aprile del 2020 e hanno consentito di documentare l’esistenza di un sodalizio criminale, di prevalente origine tunisina, ma con la presenza anche di italiani e marocchini, in grado di rifornire ininterrottamente le principali piazze di spaccio trentine, con eroina, cocaina e hashish.