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29 marzo 2024

Oderzo Motta

RIFUGIATI, SCONTRO TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE

Tensione tra la Giunta e il gruppo consiliare del PD

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RIFUGIATI, SCONTRO TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE

MOTTA DI LIVENZA - C'è tensione tra maggioranza e opposizione ruiguardo ai  rifiugiati politici a Motta. La presa di posizone dell'assessore al bilancio Graziano Panighel (nella foto) non è piaciuta al consigliere PD Maurizio Orlando.

Panighel aveva specificato: «Il costo annuale diretto per un rifugiato è pari a euro 14.600 (40 euro x 365 giorni); il costo annuale indiretto (spese sanitarie e in generale servizi dello stato), considerato che il 50% circa del prodotto nazionale lordo viene speso a tale titolo, ammonta a altri 14.600; quindi un rifugiato politico costa annualmente allo stato euro 29.200; a Motta di Livenza ci sono attualmente 5 persone che risiedono a tale titolo per un costo annuo complessivo di euro 146.000.

Ammonta a 130.000 euro la somma con la quale il comune contribuisce al mantenimento degli asili, 150.000 è la spesa media annua che il comune di Motta sostiene per tenere accesi i lampioni.

Se i rifugiati politici in Italia dovessero, come probabile, diventare 120.000 la quota parte a carico della Comunità di Motta ammonterebbe a euro 584.000, (somma che equivale quasi all’intera addizionale irpef comunale) e questo nell’ipotesi (che sappiamo non vera) che tutti i contribuenti italiani pagano le tasse allo Stato in eguale misura; 584.000 euro sarebbero maggiori alla spesa che il comune di Motta affronta per le rette delle case di riposo , per la quota versata al’Uls per servizi non sanitari svolti sul territorio (assistenza ai soggetti diversamente abili, ai minori senza famiglia …) per l’assistenza domiciliare, per i contributi ai bisognosi, ecc…; il tutto in presenza di tagli da parte dello Stato che già adesso non ci permettono di finanziare alcuni servizi essenziali.

Lo stato Italiano può permettersi una spesa di questa tipo?» si domanda Panighel.

Olrando ha replicato: «E’ arrivato il momento di approvare il bilancio preventivo 2011, quello “lacrime e sangue” tanto per intenderci e l’Assessore al Bilancio Panighel tira fuori dal cappello l’equazione che sana tutte le questioni del nostro comune: “Se non ci sono i soldi per l’asilo e per gli altri insostituibili servizi et opere pubbliche che abbiamo in testa, è colpa dei 5 rifugiati ospitati dalla Caritas a Motta”.

Ma Assessore? Non è per caso che tira fuori certi argomenti per coprire altre magagne? Effettivamente intanto un argomento del genere distoglie l’attenzione dai veri problemi di questo bilancio e poi la politica della Lega è appunto basata sul “dagli all’untore” di Manzoniana memoria, e sempre colpa di qualcun altro se le cose non vanno.

Di certo non vorremmo essere in una di quelle persone che saranno senz’altro additate come la causa di tutti i nostri mali, questo anche dal punto di vista della carità cristiana. A parlar di crocifissi nelle scuole va bene a tutti ma quando si tratta di porgere l’altra guancia facciamo i gradassi, specialmente con i più deboli. Cerchiamo di affrontare la questione da commercialisti: Un clandestino in prigione costa allo stato circa 250 €. almeno 210 € in più di un profugo. Questo governo di cui l’Assessore è parte integrante, ha deciso che la clandestinità è un reato. Quindi un clandestino va preso e dove non è possibile il rimpatrio (perché forse non tutti lo sanno ma il rimpatrio va concordato con il paese di origine) lo si mette in galera. Com’è che la mettiamo con i conti? Al governo c’è il partito della padania (ma guarda, il correttore la considera un errore ortografico) ma la questione immigrazione non è stata affatto risolta.

A chi è che bisogna andare a chieder conto? Al ministro Maroni diremmo: Ministro, come mai non ha risolto il problema? E’ singolare poi come a seconda dei casi l’Assessore al bilancio sa girar la frittata. Quando in Consiglio gli chiedemmo conto del progetto SIT (cartografia in rete) dal costo esorbitante (120.000 € in associazione con Mansuè, la risposta fu che :”tanto i soldi li dava la Regione” e quindi? Quando ci fa comodo i soldi sono della Regione e quando invece non fa comodo all’Assessore i soldi sono di tutti sono anche nostri? No i conti non tornano, sa quali sono soldi nostri? I soldi che la Rai deve pagare per la multa di Berlusconi o per il contratto di Sgarbi.

Quelli sono soldi nostri. E tanto per ricordarlo il consiglio di Amministrazione della Rai è stato lottizzato ne più ne meno dalla “Lega carega”, come ai vecchi tempi della “santa” Democrazia Cristiana. Ma poi effettivamente chi paga il conto dei 5 disgraziati ospiti a Motta? Sino a prova contraria sono ospiti della Caritas della diocesi di Vittorio e non del Comune di Motta.

A meno che l’Assessore non abbia previsto un capitolo apposito… ma non ci risulta e probabilmente non risulta neanche alla Caritas. Sarebbe meglio invece, come abbiamo gia detto in passato, che le spese di questo comune fossero fatte in maniera oculata visti i tempi, e che eventuali rimostranze sul patto di stabilità che quasi certamente sforeremo anche quest’anno, fossero rivolte al SuperMinistro dell’economia Tremonti da Lorenzago che non ci risulta faccia parte dell’opposizione o guardandosi direttamente allo specchio per un sano mea culpa» conclude Orlando.

Un botta e risposta che potrebbe rinnovarsi nel Consiglio comunale di stasera, giovedì, alle 20.30.

 

 


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