Treviso – Ha rischiato di morire annegato nel Sile. Mofata Wadaninaham, marocchino di 31 anni, ha sfidato la corrente del fiume pur di non essere pizzicato dai poliziotti che gli stavano alle calcagna. Prima di scappare ad un agente ha scagliato un pugno in mezzo agli occhi.

Poco prima delle 21 di ieri sera, al supermercato Pam di via Zorzetto, il marocchino era stato notato dal personale di sorveglianza mentre si infilava nel cappotto vari prodotti alimentari e degli alcolici. Il tutto aveva un valore di 57 euro.

È stata chiamata la polizia. Il marocchino, sentitosi braccato, si è dato ad una rocambolesca fuga. Prima che riuscisse ad uscire dal supermercato i poliziotti l’avevano quasi preso. Uno di loro l’ha afferrato per la giacca, ma il 31enne ha risposto con un violento pugno.

Poi ha scagliato quello che aveva rubato addosso agli agenti. Da lì in strada e quindi in acqua. Ha scavalcato la ringhiera di largo Totila e si è gettato nel Sile.

Ha tentato di nascondersi nel tunnel che sta sotto a corso del Popolo. La polizia l’ha seguito. Ed è stato meglio per lui.

La corrente e l’acqua fredda lo stavano trascinando via, finché la polizia gli gli ha teso una scala e lui è salito di sua spontanea volontà.

È stata chiamata l’ambulanza. Il marocchino è stato portato al Ca’ Foncello e sottoposto alle cure dei medici.

In ospedale c’è finito anche il poliziotto che aveva colpito al volto; ha una prognosi di cinque giorni. Una volta medicato il marocchino è stato arrestato e condotto nel carcere di Santa Bona.

Matteo Ceron