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28 marzo 2024

Montebelluna

Rischia di restare in sedia a rotelle dopo l'incidente, ora gira il mondo correndo maratone

Dopo un incidente ha rischiato di restare sulla sedia a rotelle ma la determinazione gli ha permesso di rialzarsi e ora gira il mondo correndo la maratona. La sua storia ha commosso molti.

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Rischia di restare in sedia a rotelle dopo l'incidente, ora gira il mondo correndo maratone

TREVIGNANO – Era l’11 settembre 2012 quanto Antonio Venturato, Toni per gli amici, ha avuto un terribile incidente in moto: l’impatto con un’auto gli lesiona per sempre il midollo spinale, e di conseguenza gli fa perdere la sensibilità delle gambe. Il responso dei medici è drammatico, non potrà più camminare ma Toni non si arrende e con tanta riabilitazione ma soprattutto una forza di volontà invidiabile riesce di nuovo a stare in piedi e abbandonando la sedia a rotelle inizia a correre. Ora gira il mondo partecipando alle maratone più celebri.

Nei giorni scorsi si è raccontato a Casale sul Sile all’incontro: "Lo spirito del sacrificio, la forza di volontà, il raggiungimento dei propri obiettivi, l'aiuto verso il prossimo, il valore fondamentale di crederci sempre”. Un momento davvero intenso durante il quale Toni ha saputo toccare il cuore di molti. “Non ricordo dolori, non li sentivo: le vertebre del collo, spostandosi, avevano lesionato per sempre il midollo spinale – ha raccontato. Ricordo bene il letto dell'ospedale con i medici che con della strumentazione, cercavano di capire perché non sentivo più le gambe”.

La narrazione si fa più intensa: “Ricordo il volto teso di Raffaella (la moglie) sempre presente, poi quello di mio padre e mia madre. Non sentivo dolori, non sentivo più nulla e la mia preoccupazione andava alla famiglia, ai bambini: "Come farò ora con il lavoro?" - mi chiedevo. Sono passati più di sei anni, tanti interventi, cure e riabilitazione. Le gambe non le sento, ma le muovo e riesco, anche se malamente, a correre. Ho terminato numerose maratone e ne farò molte altre, ne sono sicuro. Ora, nonostante le parestesie posso sorridere alla vita e ringrazio chi mi ha aiutato "ad esserci", a non mollare ed a godere della bellezza che la vita ci offre. Amici, non mollate mai, siate positivi. W la vita”. Prossima tappa la maratona di Lisbona!

 



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Ingrid Feltrin Jefwa

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